Droghe nell’aria, uno studio nelle principali città italiane: Torino la più “drogata”

cielo23

Pubblicato sulla rivista Environmental Pollution, uno studio condotto da Cecinato e collaboratori dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sulla determinazione delle concentrazioni nell’aria delle principali città italiane, di alcune sostanze psicotrope. La ricerca è stata condotta nell’ambito del Progetto Ariadrugs, finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il monitoraggio dell’aria è stato effettuato per più di un anno in otto città italiane (Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Verona), a partire dal maggio 2010.  Le polveri presenti nell’atmosfera (PM10) sono state raccolte nell’arco di 24 ore per più giorni a settimana e, dopo vari processi di estrazione, separazione e in alcuni casi derivatizzazione chimica, sono state analizzate per  GC-MS. Le sostanze psicotrope quantificate erano nicotina, caffeina, cocaina e cannabinoidi (nello specifico THC, cannabinolo e cannabidiolo). Complessivamente Torino è risultata essere la città con la più alta concentrazione di droghe tra quelle monitorate nel presente studio, mentre  Napoli  con le concentrazioni più basse.

Dal monitoraggio è emersa tuttavia un’ampia variabilità delle concentrazioni  osservate, sia da città a città che in funzione della stagione climatica e della sostanza considerata. Caffeina e cannabinoidi hanno raggiunto picchi di concentrazione in inverno abbassandosi quasi a zero da maggio ad agosto. Per la nicotina e la cocaina invece è stato osservato un minor effetto modulatorio esercitato dalle stagioni, rispetto ad altri inquinanti comuni presenti nell’aria.  La variabilità di concentrazioni potrebbe essere quindi attribuibile non solo alla quantità di droghe consumate e trafficate, ma anche alle condizioni meteo-climatiche e alla presenza di ozono.

Lo studio dei fenomeni sociali correlati al consumo di sostanze psicotrope in termini di prevalenza d’uso, numero di sequestri di droghe, numero di crimini correlati, ecc, attraverso una valutazione delle concentrazioni di sostanze nell’aria rappresenta l’obiettivo principale del progetto che tuttavia, concludono gli autori, richiede un’ampia comprensione delle modalità con cui tali sostanze si comportano nell’atmosfera per la presenza di numerose variabili climatiche. (noodls)

Foto: webmonopoli.blogspot.it

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