Dyslexie: il nuovo font per dislessici

imageCirca il 5% della popolazione del mondo soffre di dislessia, un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), che comporta tra i vari deficit anche difficoltà di lettura e scrittura. Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. A rendere difficoltosa la lettura per i dislessici è anche la progettazione delle lettere della maggior parte dei font. Infatti, nei font standard la “b” a specchio diventa una “d” e una “n” rovesciata una “u”; i dislessici con la loro inclinazione naturale a capovolgere, specchiare e ruotare nella mente le parole provano, perciò, moltissima difficoltà nel distinguerle. Il graphic designer dislessico Christian Boer ha così progettato un nuovo font chiamato Dyslexie che affronta questi problemi di progettazione. «I caratteri tradizionali sono progettati esclusivamente con un criterio estetico», scrive Boer sul suo sito, «il che significa che spesso hanno tratti che li rendono difficili da riconoscere per le persone dislessiche. Per i dislessici le lettere di una parola sono confuse, si girano su se stesse e si mescolano perché sono troppo simili».

Dyslexie alterna le lunghezze dei bastoni che sporgono da una “p” o “b”, rende le parti arrotondate pesanti in modo che i lettori dislessici hanno meno probabilità di capovolgerle. Boer ha anche aumentato gli spazi tra le parole e le lettere; le maiuscole e la punteggiatura sono in grassetto in modo che i lettori possano meglio distinguere l’inizio e la fine delle frasi e, in generale, le lettere hanno una leggera inclinazione.

Boer ha creato Dyslexie per il suo progetto di tesi nel 2010 presso l’Accademia di Belle Arti di Utrecht. Attualmente sta presentando il suo lavoro pionieristico nella seconda Istanbul Design Biennial. Dyslexie è disponibile per il download ed è compatibile con la maggior parte dei software di elaborazione testi. Boer dice che alcuni studi indipendenti, condotti dalle Università olandesi di Twente e Amsterdam, gli danno ragione sul fatto “Dyslexie” aiuti bambini e adulti dislessici a leggere più velocemente e facendo meno errori. Dal momento in cui è stato possibile per gli utenti accedere al font gratuitamente, nel giugno scorso, oltre 12mila persone lo hanno scaricato. Boer dice che “Dyslexie” viene usato anche «all’interno di aziende come Shell, KLM, Citibank, Pixar, Nintendo, Talpa, così come in vari enti governativi, molte università e altre istituzioni». Il sito di “Dyslexie” include anche un elenco di libri e e-book disponibili con questo font. “Dyslexie” non è, però, l’unico carattere progettato per i dislessici. Dal 2011, infatti, è stato introdotto anche “OpenDyslexic”, un font open-source che è disponibile per il download gratuito. Una piccola invenzione potrebbe rappresentare un grande passo in avanti per aiutare i dislessici nella vita quotidiana e il font sembra riscontrare già un grande successo.

di Arianna Orlando

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