Ed Sheeran approda all’Olimpico di Roma e infiamma il suo pubblico con il Divide World Tour 2019. A scaldare le voci e ad aprire il concerto Lara Larson e James Bay, popolarissimi tra i più giovani. Alle 21.00 in punto, il cantautore inglese fa il suo ingresso sul palco, sorridente, accolto dagli applausi e dalle urla delle 60.000 persone, ragazzi e adulti accorsi da tutta Italia.
Il palco
Il palco progettato per la serata non ha dimensioni magniloquenti, ma dalla prima nota si accende e dimostra subito i suoi effetti speciali.
Maxi-schermi, luci e video evocativi sono gli unici aspetti scenografici di tutta la serata. Con lui sul palco, infatti, solo due chitarre acustiche alternate tra un brano e l’altro e il suo inarrestabile talento.
Ed Sheeran conquista Roma
Il concerto inizia con Castle on the hill, uno dei brani più apprezzati del suo ultimo album Divide, un omaggio a Suffolk dove è cresciuto.
Terminata la prima canzone saluta la Città Eterna: “Ciao Roma! Spero che conosciate le canzoni, se no per voi saranno due lunghe ore. Tutto quello che ascolterete stasera è suonato live, con chitarra e loop station”.
È il turno di Eraser, brano rap, che dimostra ancora una volta l’incredibile eclettismo di questo artista. Stili musicali differenti – pop, rap e r&b – si incrociano per tutta la serata, rendendola davvero magica.
Dopo Bloodstream, testo dedicato alle dipendenze, Ed annuncia l’uscita del nuovo album prevista per il 12 luglio.
Il giovane cantautore dirige il pubblico come se fosse un maestro d’orchestra. Cori e coreografie degli spettatori dipendono solo dalle sue labbra. Ad un certo punto riesce addirittura a ottenere il silenzio, quasi totale, dello Stadio Olimpico durante la travolgente Tenerife Sea, interrotta dagli applausi per una proposta di matrimonio nella Tribuna Monte Mario.
Il momento clou della serata si raggiunge con i tre brani Thinking out loud, Photograph e Perfect, i più amati dal pubblico italiano. Lo sa anche Ed, che canta l’ultima strofa di Perfect in italiano, facendo omaggio alla Città.
La dedica al Bel Paese continua con un rapido cambio di abiti. Ritorna sul palco, infatti, con la maglia della nostra Nazionale e il tricolore tra le mani per tre brani – Sing, Shape of you e You need me– che trasformano lo Stadio in una discoteca all’aperto.
Il concerto si chiude su toni incalzanti e non malinconici con la canzone I don’t need you.
Ed Sheeran, ormai indiscussa stella del pop mondiale, saluta Roma, con il suo solito modo di fare volutamente trasandato, dopo quasi due ininterrotte di musica.
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