Elezioni Usa 2020: iniziano le primarie del Partito Democratico

Il 3 Febbraio nello Stato dello Iowa inizieranno le primarie del Partito Democratico per decidere chi, sarà lo sfidante di Donald Trump alle elezioni Usa 2020. Le primarie quest’anno riguarderanno solo il Partito Democratico. Il candidato per il  Partito Repubblicano sarà  quasi certamente Donald Trump, che punterà ad ottenere il secondo mandato presidenziale. 

I Principali Candidati alla Nomination per il Partito Democratico

Al momento sono dodici i candidati che si presentano ufficialmente, ma solo quattro, sono quelli che hanno serie possibilità di arrivare alla Nomination.

Il più accreditato alla vittoria, al momento, è Joe Biden (foto) senatore del Delaware, ex Vicepresidente di Obama, uomo di apparato del Partito Democratico. Biden però rischia di essere coinvolto nel presunto scandalo delle telefonate di Trump, fatte al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky per indagare sulle attività del figlio di Biden, accusandolo corruzione. I Democratici per questa telefonata, hanno chiesto l’impeachment di Trump,  ma il coinvolgimento del figlio di Biden sembra evidente, mettendo a rischio la possibile vittoria alle Primarie del padre.

L’altro candidato congrandi possibilità, è Bernie Sanders considerato il vincitore morale delle elezioni presidenziali 2016. Per molti, infatti, se fosse stato lui il candidato dei Democratici e non Hillary Clinton,  forse Donald Trump non avrebbe vinto.  Sanders puo contare su una organizzazione elettorale già rodata, strutturata molto sul contatto personale con l’elettore, “face to face”. Metodo giudicato migliore e ancora più produttivo dei social-network,  delle campagne virtuali, spot ecc. Sanders e Biden, a seconda dei sondaggi vengono dati comunque molto vicini. La battaglia al momento sembra essere esclusivamente fra loro due.

All’ultimo momento si è aggiunto alla competizione elettorale, Michael Bloomberg, ex sindaco di New York , prima Repubblicano poi indipendente, infine passato nelle file dei democratici. Potrebbe essere considerato un vero anti-Trump, non solo perchè è ricchissimo, ma ha anche una buona esperienza politica, fatta con i problemi di una città come New York. Al momento il fatto di essere entrato in ritardo nella competizione elettorale sembra penalizzarlo. Dovrà essere pronto per Super Tuesday giorno in cui si voterà contemporaneamente in quindici stati. Se ottenesse un risultato positivo potrebbe essere un serio candidato alla nomination.

Più staccata, ma da non sottovalutare, è la senatrice del Massachussetts Elizabeth Warren nemica giurata delle Lobbies economiche, consigliere speciale per il Tesoro durante la crisi economica del 2008. Molto dura nei confronti del mondo finanziario. Il suo programma punta ad una tassazione più efficace, che colpisca i redditi più alti (tutto il contrario di Trump) e redistribuisca gli introiti puntando in interventi sociali soprattutto nell’annosa questione dell’assistenza sanitaria. Fino a poco tempo fa i sondaggi la davano in forte ascesa. Negli ultimi tempi però sembra che il suo gradimento nell’elettorato si sia arrestato.

Si può dire che al momento nel Partito Democratico esistono ottimi candidati, ma nessun sicuro vincente. Le valutazioni sono basate solo sui sondaggi occorre aspettare le prime partecipazioni elettorali.

In questa guerra di sondaggi emerge un dato interessante: i più importanti candidati democratici al momento sono dati vincitori contro il  Presidente Donald Trump.

Un dato molto vago, visto che Donald Trump non fa campagna elettorale. Ma se queste previsioni si confermeranno nel tempo, allora saranno primarie molto interessati.

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