Eolico in crescita e “promettente” secondo la IEA Wind

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Come ogni anno a fine estate la IEA Wind (Wind International Energy Agency) ha presentato a Parigi il report sull’energia eolica: bilancio positivo per i il vento, sia in termini di crescita nel corso degli ultimi dodici mesi, sia di potenzialità future. Dal 1999 al 2008 il numero di brevetti sulle tecnologie rinnovabili è aumentato di quattro volte, guidato proprio dall’eolico e dal solare fotovoltaico. Insieme a idroelettrico e biomasse, l’eolico onshore e il solare fotovoltaico stanno compiendo passi avanti, sebbene la IEA Wind sottolinei il fatto che non è ancora il caso di abbassare la guardia.

Grazie all’aumento delle installazioni onshore e offshore, il potenziale eolico attuale ammonta a 238 GW. La crescita rispetto al report dello stesso periodo dell’anno scorso è stata in totale di 33 GW, ovvero del 3%.
A guidare la sfida troviamo la Cina, che ha accresciuto il suo potenziale eolico del 17,6 GW negli ultimi dodici mesi grazie all’installazione di numerosi nuovi impianti. Seguono gli Stati Uniti con una crescita del 6,8 GW, la Germania (+2 GW), il Canada (+1,3 GW), il Regno Unito (+1,1 GW), l’Italia e la Spagna (+1 GW). Grecia, Portogallo e Svezia hanno contribuito con una crescita di 300 MW ciascuna.

Altro trend interessante è il sempre maggiore sfruttamento del vento offshore, ovvero del mare. Aumentano infatti gli impianti per lo sfruttamento dell’energia eolica costruiti al largo delle coste, sia ancorati al fondale sia galleggianti. Solo in Europa si è registrata una crescita del 3,3%. La IEA Wind tuttavia non si dichiara ancora soddisfatta e, pur definendo l’eolico offshore tra le “energie rinnovabili promettenti”, lo inserisce anche tra i punti d’attenzione “preoccupanti” a causa della lentezza negli sviluppi della tecnologia. Lentezza che contraddistinguerebbe anche lo sviluppo delle tecnologie per l’efficienza energetica, il progresso nei sistemi di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) e del solare a concentrazione (CSP), il settore della geotermia avanzata e della produzione da energie marine.

Quadro in generale positivo, insomma. Ma per un pianeta più verde occorre fare molto di più e molto più in fretta.

Eleonora Alice Fornara

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