Criticità ordinaria per le aree del medio versante, pedemontana e urbana
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che dalle 12.00 di questa mattina, 15 febbraio, è stata osservata dalle telecamere di sorveglianza un’esplosione nella Voragine-Bocca, con emissione di vapore acqueo misto a cenere diluita.
Anche nei giorni scorsi era stata osservata attività vulcanica sull’Etna. In particolare, l’Osservatorio etneo dell’Ingv ha comunicato che l’11 febbraio dal basso versante orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) si è staccata una roccia formando una valanga di detrito caldo. La valanga in circa un minuto è scesa sulla ripida parete occidentale della Valle del Bove, arrestandosi sul terreno più pianeggiante nel fondo della Valle estendendosi con un fronte largo circa 1 km. Il flusso si è arrestato a circa 3.5-4 km di distanza dall’origine.
In base alle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni e ai comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un nuovo avviso, mantenendo un livello di criticità elevata per l’area sommitale e criticità ordinaria nel medio versante, pedemontana e urbana.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile continua l’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza, la Regione e i presidi territoriali, impegnati nel monitoraggio e la sorveglianza.
fonte: protezione civile
foto: caicatania.it
Scrivi