Oggi e domani, 21 e 22 gennaio, sarà aperta la camera ardente di Ettore Scola; l’omaggio di tutti gli amici stretti del Maestro, cittadini, attori, registi ed artisti che vorranno commemorarlo e lasciare un pensiero, un ricordo; “Mi dovete festeggiare alla Casa del cinema, come se fosse una festa”.
Questa la volontà di Ettore Scola. Giovedì e venerdì ci sarà infatti, proprio alla Casa del Cinema, a Villa Borghese, la camera ardente del grande regista, morto il 19 gennaio a 84 anni. Oggi, giovedì 21, dalle 8.30 per tutta la giornata verrà esposta la salma, mentre venerdì la camera ardente si terrà sempre dalle 8.30 fino alle 15, con gli interventi di amici e colleghi di Scola. “Con Ettore Scola scompare un protagonista del cinema italiano. La cultura e lo spettacolo mondiali perdono un grande maestro che ha raccontato, con acume e sensibilità straordinari, vicende, personaggi e periodi della nostra storia contemporanea“. È quanto ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, esprimendo il suo “profondo cordoglio” ai familiari del regista.
Intanto ieri sera in tv è andata in onda una “maratona cinematografica” di alcuni suoi grandi capolavori; da “La Terrazza” a “C’eravamo tanto Amati”, da “Dramma della Gelosia” a “Una Giornata Particolare”, occasione anche odierna per vedere o rivedere i film più belli, più intensi ed importanti del grande maestro. Una maratona che proseguirà anche oggi con altre sue grandi pellicole.
Tutto il mondo gli rende omaggio; personaggi della cultura francese, americana, importanti intellettuali di tutta Europa gli rendono onore ” E’ venuto molto spesso a Cannes. Mi sento infinitamente triste e orfano, come l’Italia”: questa la dichiarazione alle agenzie dell’ex presidente del Festival di Cannes. “Con Scola , dice Jacob, se ne va una fetta del cinema italiano di tutti i tempi. Critico sulla società, innamorato dei suoi antieroi, sorridente”.
” Ogni paesino ha un cinema che rischia la chiusura, un festivalino che cerca di crescere, un circolo culturale. E io tutto sommato mi commuovo a sentire tanta passione, mi sembra tempo ben speso quello a fianco di giovani che credono ancora in valori e idee. Ma detesto le celebrazioni e l’enfasi, non è ancora tempo di mummificarmi“. Uno spirito critico sempre acceso, un faro sulla nostra società e costumi, sempre in prima linea a difesa della cultura e contro il soporifero ormai vivere quotidiano e l’appiattimento culturale; questo è stato Ettore Scola, 50 anni della nostra Italia, con i nostri pregi e le nostre troppe lacune.
Si ringrazia per le immagini il sito casadelcinema.it
La pagina ufficiale Facebook
di Alessandra Paparelli
Scrivi