La prima tre giorni europea della stagione si è conclusa con verdetti contrastanti. Male in Champions, molto bene in Europa League. Come sta quindi il calcio italiano?
Da una prima riflessione tattica e di condizione le grandi favorite alla vittoria in Serie A non stanno attraversando un momento di forma esaltante. Il gap con le grandi d’Europa sembra essere aumentato analizzando la partita della Juventus a Barcellona, sovrastata da un Messi in stato di grazia, e soprattutto dopo la debacle del Napoli a Donetsk contro lo Shakhtar. A mitigare la delusione Champions il pareggio interno della Roma contro l’Atletico Madrid, squadra esperta capace di raggiungere due finali negli ultimi 3 anni. La squadra di mister Di Francesco dopo un buon primo tempo è calata vistosamente nella ripresa salvata nel risultato dal suo portiere e da una buona lettura tattica dello stesso mister che ha azzeccato il cambio Fazio e proponendo la difesa a 3.
Le riflessioni del giovedì mattina puntavano l’indice sull’abitudine delle nostre squadre a confrontarsi su ritmi elevati, pressing esasperato e agonismo. Le partite di Europa League della sera hanno cambiato questa riflessione viste le 3 vittorie delle italiane tra cui spicca il netto 3 a 0 dell’Atalanta di Gasperini all’Everton. Allora? Come interpretare questa altalena? Sicuramente le squadre di Europa League sono meno attrezzate rispetto alla Champions e più affini al livello delle nostre squadre. Il Milan, tra le candidate ad entrare nelle prime 4 in Italia, ha “maramaldeggiato” a Vienna contro l’Austria e la Lazio ha vinto in Olanda contro il Vitesse seppur soffrendo. Secondo chi scrive la Serie A ne esce bene dal momento che l’Europa Leauge ha storicamente peso nel ranking UEFA ed è una competizione da non sottovalutare. Il nostro campionato appare molto equilibrato, le squadre italiane sono su un buon livello medio (per Juve e Napoli si tratta più di incidente di percorso) e in questa stagione ci sarà maggior battaglia per gli obiettivi, dallo Scudetto alla Champions passando per l’Europa League. Preoccupa, però, il gap tra le 7/8 squadre migliori e le altre protagoniste. Le prime giornate indicano, al momento, il solo Verona come Cenerentola designata; le altre neopromosse hanno dato segnali buoni soprattutto nel gioco ma la qualità delle rose è nettamente inferiore alle grandi. Se non dovesse crearsi da subito una forbice molto ampia tra le primissime e le altre potremmo sicuramente assistere ad un campionato appassionante e ricco di colpi di scena.
Voglio concludere l’articolo con un plauso a Gasperini e la sua Atalanta capace di piegare e dominare una storica squadra inglese come l’Everton. E’ vero che la squadra di “Rambo” Koeman non attraversa un grande momento di forma, tuttavia è stata dominata dagli uomini del “Gasp” messi in campo in modo impeccabile. Pressing, verticalizzazioni e qualità nelle giocate da parte del “Papu” Gomez hanno consentito alla “Dea” di ottenere un risultato prestigioso dopo le imprese della squadra di Mondonico nella stagione 1987/88. Il girone dei neroazzurri non è semplice ma questa squadra può ancora stupire dopo la grande stagione passata.
Oggi si riparte, buon campionato!
di Aldo Spinelli
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