Europei di atletica a Roma dal 7 al 12 giugno, Italiani in gara

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Europei di atletica. Tornano a Roma i Campionati europei di atletica leggera. Si gareggerà dal 7 al 12 giugno prossimi. Le prove in pista si terranno nella stupenda cornice dello Stadio Olimpico. Quelle su strada (marcia e maratona) nelle ancor più stupende e suggestive strade e piazze cittadine.

I Campionati europei non si tenevano a Roma da esattamente mezzo secolo. Era il 1974, l’anno d’oro di Pietro Mennea che vinse una medaglia d’oro e due d’argento. Nei 200 metri emulò quel Livio Berruti che, sulla stessa pista, quattordici anni prima si era aggiudicato l’oro olimpico.

Nei 100 metri Mennea giunse secondo dietro a quell’Ufo-Robot del sovietico Valeri Borzov. Un altro argento Mennea lo vinse con Guerrini, Oliosi e Benedetti nella staffetta 4×100 dietro la Francia. Completarono il medagliere italiano i bronzi vinti da Giuseppe Cindolo nei 10000 metri e da Sara Simeoni nel salto in alto.

Europei di atletica in Italia per la terza volta

A spulciare gli annali abbiamo trovato un’altra edizione degli europei di atletica disputati in Italia ma a Torino. Era il lontano 1934. Luigi Beccali confermò l’oro di due anni prima alle Olimpiadi di Los Angeles, aggiudicandosi il titolo continentale nei 1500 metri. Mario Lanzi giunse secondo negli 800, a un niente dal vincitore, così come avrebbe fatto due anni dopo alle Olimpiadi di Berlino. Completarono il quadro l’argento di Vandelli nel lancio del martello e i bronzi di Genghini e Rivolta nelle prove su strada.

Il lusinghiero bilancio di una medaglia d’oro, due d’argento e due di bronzo, di cui alle edizioni di cui sopra potrebbe benissimo essere superato quest’anno. Se esaminiamo infatti le graduatorie dei risultati ottenuti nel 2024, gli atleti italiani si collocano 4 volte al primo posto, quattro volte al secondo e quattro volte al terzo.

In gara però – si sa – le cose vanno diversamente. Esaminiamo allora le possibilità che possono avere i nostri atleti di salire sul podio. Fermo restando di saper benissimo che i pronostici non li sbaglia mai solo colui che non li fa.

Europei di atletica, Jacobs sta tornando in forma

Nei 100 metri, dopo un inizio stentato, Marcel Jacobs ha ottenuto il tempo di 10:03. Davanti a lui hanno fatto meglio due inglesi ma l’italo-americano è in crescita. La sensazione è che con 9:93-9:95 si possa vincere l’oro. Nella staffetta 4×100 maschile l’Italia ha sinora il miglior tempo europeo ma la corazzata britannica appare favorita. Insomma due medaglie per l’Italia nelle specialità più veloci, di cui forse una del metallo più pregiato non è un’ipotesi peregrina.

Tra le donne, Zaynab Dosso, con 11:02 vanta il quarto tempo europeo dell’anno. Anche qui ha davanti altre tre atlete britanniche. Di queste, se Dina Asher-Smith sembra irraggiungibile, le altre sono alla sua portata. Nella staffetta veloce, le nostre ragazze hanno il secondo tempo dietro ancora alle britanniche ma le tedesche e le francesi le incalzano. Incrociamo le dita. Lottano per una medaglia anche gli uomini nella staffetta del giro di pista. Potrebbero farcela a salire sul gradino minore del podio.

Catalin Tucuceanu, con il miglior tempo dell’anno, si candida all’oro negli 800 metri. Può farcela. Più incerto il pronostico per il neo-primatista italiano dei 1500 metri, Pietro Arese. Si correrà per il secondo posto essendo il primo riservato al fuoriclasse norvegese Ingebrigtsen. La gara quindi è di difficile decifrazione soprattutto per un giovane atleta ancorché figlio d’arte. Nelle altre gare del mezzofondo i nostri correranno per arrivare in finale e fare bella figura.

Europei di atletica, Tamberi difficilmente potrà difendere il titolo

A una medaglia si candida anche Lorenzo Simonelli nei 110 hs. Se ripete il fresco 13:21 ottenuto recentemente potrebbe salire sul podio. Nei 400 hs, dopo il norvegese Warholm che farà gara a sé, si può sperare su Alessandro Sibilio con concrete possibilità di vincere la “gara dei secondi”. Tra le donne Alice Muraro e Ayomide Folorunso gareggiano rispettivamente nei 400 e nei 400 hs. Cercheranno di non arrivare troppo lontano dall’olandese volante Femke Bol.  

Nel salto in alto, purtroppo, difficilmente parteciperà il campione olimpico e due volte europeo Gianmarco Tamberi. Ancora non perfettamente in forma, preferisce concentrarsi sulle prossime Olimpiadi. Nel salto in lungo stavolta siamo i più forti. Mattia Furlan, primatista mondiale under 20 con 8.36 può puntare all’oro. Larissa Iapichino (altra figlia d’arte) può salire sul podio. Il triplista Emmanuel Ihemeje, così come le astiste Munarolo e Bruni, può arrivare in finale. Forse tra i primi sei.

Nei lanci potrebbe venire addirittura la doppietta, con Leonardo Fabbri fresco primatista italiano di lancio del peso (miglior misura dell’anno). Dietro potrebbe piazzarsi il campione continentale indoor Zane Weir. La martellista Sara Fantini, sempre regolare, potrebbe piazzarsi nelle posizioni di rincalzo a quelle del podio. Indecifrabili i pronostici nelle prove su strada, dove le nostre speranze sono affidate alla campionessa olimpica Antonella Palmisano e a Francesco Fortunato. Nella mezza maratona valgono le stesse considerazioni ma Crippa e la Yaremchuk dovrebbero con ottime probabilità piazzarsi almeno nei primi dieci.

I fuoriclasse stranieri

Tra gli stranieri abbiamo già citato i norvegesi Karsten Warholm e Jakob Ingebrigtsen. Quest’ultimo punterà alla doppietta nei 1500 e 5000 metri. Doppietta sperata anche da Dina Asher-Smith nei 100 e 200 femminili. L’altra fuoriclasse citata, Femke Bol, punterà invece alla tripletta (400-400 hs e staffetta 4×400). Una quadripletta, ma nel tempo, la sogna il britannico Zhamel Hughes. Ha già vinto 200 e 4×100 nel 2018 e vuole ripetersi. Nostri permettendo.

Altri vincitori sicuri sono l’extraterrestre Armand Duplantis nel salto con l’asta e la britannica Keely Hodgkinson negli 800 metri. Dall’est europeo non dovrebbe aver problemi ad aggiudicarsi l’oro il lituano Mykolas Alekna nel lancio del disco. Ha infatti appena strappato il record mondiale al padre Virgilius, due volte campione olimpico. Ottime chances anche per l’ucraina Makuchis nel salto in alto.

Foto di Jonas Hasselqvist da Pixabay

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