Fernando Alonso (Ferrari) vince il GP d’Europa davanti a Raikkonen (Lotus) e Schumacher (Mercedes). Il podio del GP d’Europa vede quindi 10 titoli mondiali (2 Alonso, 1 Raikkonen, 7 Schumacher) sui suoi gradini, e tre piloti che hanno o hanno avuto a che fare con la Ferrari.
Una vittoria meritatissima quella di Alonso che a suon di sorpassi è riuscito a risalire sino alla seconda posizione, dietro ad un inarrivabile Vettel (Red Bull) e davanti ad un sempre più concreto Grosjean (Lotus); l’entrata della safety car e i guasti di Vettel prima e Grosjean dopo, hanno lasciato via libera alla cavalcata di Alonso verso la vittoria.
Ad inseguirlo lo sfortunato Hamilton, che dopo aver rimediato ai soliti errori dei meccanici ai box con la sua guida aggressiva, nulla a potuto quando ormai a gomme finite, è rimasto coinvolto in un incidente a pochi giri dal via con Maldonado (Williams). Gara molto intelligente quella di Raikkonen, che si è tenuto lontano dalle situazioni di pericolo, approfittando delle sfortune altrui. Grande lezione di vita quella impartita da Schumacher che, a 43 anni suonati, ha ancora voglia di lottare per la vittoria; dopo il suo secondo pit stop, con gomme supersoft il tedesco è risalito sorpasso dopo sorpasso, arrivando al podio che lo ripaga così delle tante sfortune e guasti che lo hanno perseguitato durante l’avvio del campionato.
Fuori dai punti Massa, che dopo aver condotto una gara onesta che poteva portarlo in 6 o 7 posizione, è rimasto coinvolto in un incidente con l’irrequieto Kobayashi (Sauber) che lo ha portato allo stop forzato per sostituire gli pneumatici dopo una foratura; da segnalare il macroscopico errore dei meccanici Ferrari, che hanno montato per sbaglio due tipi di gomme diverse, facendo perdere del tempo ai box al brasiliano.
Freddie Stuart
Foto: theage.com.au
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