Oggi si è conclusa a Torino la fortunata mostra Fare gli Italiani, allestita in occasione del 150° anniversario presso le Officine Grandi Riparazioni, un tempo destinate appunto alle riparazioni ferroviarie ed ora divenute suggestivo (ed ampio) spazio per esibizioni e allestimenti innovativi. Dato il successo dell’esposizione, si spera in una proroga, o forse anche in un allestimento permanente.
La peculiarità della mostra consiste nel proporre un percorso (tematico e cronologico) che, oltre a rivivere la storia d’Italia, isola gli elementi che, in modalità differenti, hanno contribuito a formare l’identità nazionale nel corso di questi centocinquant’anni. Queste “isole tematiche” sono create utilizzando mezzi multimediali interattivi e innovativi e oggetti comuni, attraverso i quali il visitatore può ricordare epoche già vissute e conoscere nella loro quotidianità periodi storici solo apparentemente così distanti.
La Campagna, la Scuola, le Migrazioni, la Chiesa, le due Guerre Mondiali, le Mafie, i Consumi, i Traporti, le Fabbriche, sono alcuni dei temi conduttori che hanno connotato e continuano a connotare il nostro paese: grazie all’interazione multimediale si possono ascoltare storie di migranti di oggi e di ieri, rivedere pellicole cinematografiche che hanno saputo ritrarre vizi e virtù degli italiani, ascoltare da vecchie radio Balilla fruscii, comunicati e canzoni anni ’30, ritrovarsi fra vecchi banchi e lavagne, ormai cimeli di una scuola che non esiste più; i manifesti elettorali di partiti ormai scomparsi sono appesi alle pareti come collages,
i simboli del benessere del Boom (lavatrici, Cinquecento, mangiadischi, televisori sono esposti in teoria come su un’altare pagano, prime divinità dell’epoca consumista. Toccante l’idea di costruire le trincee della Prima Guerra Mondiale con cumuli di sacchi postali, lettere e cartoline mai consegnate, prolungamento di vite già spente.
I busti parlanti posti all’ingresso ci fanno riascoltare la voce dei “padri della patria”e degli italiani che hanno dato lustro alla nazione: un invito a riflettere su quel che siamo stati e come potremmo essere oggi.
Valeria Gubelli
immagini: officinegrandiriparazioni.it
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