La Fiat Panda raggiunge un nuovo record: è stata prodotta la numero 300.000 Panda a metano nello stabilimento di Pomigliano D’Arco.
Il modello dei record è una vettura “green”, ovvero una vettura che usa come alimentazione principale il metano
La Panda del record è bianca, è in allestimento Lounge ( il più ricco della gamma), alla quale verrà aggiunta una livrea celebrativa specifica per ricordare il fatto di essere stata esposta al Salone dell’auto di Ginevra. L’auto equipaggiata con il propulsore TwinAir Turbo Natural Power, bicilindrico a doppia alimentazione benzina-metano che sviluppa 80 CV e consuma 4,5 litri di benzina o 3,1 chilogrammi di metano ogni cento chilometri nel ciclo combinato (fonte dati Fiat Auto e Alvolante), le emissioni di CO2 variano dai 106 grammi al chilometro viaggiando a benzina per arrivare agli 85 grammi quando si utilizza il metano. In pratica, rispetto alle alimentazioni a benzina, il metano riduce del 23 per cento le emissioni di CO2 e del 52 per cento quelle di ossidi d’azoto.
Il gruppo automobilistico Fca, di cui Fiat Auto è parte, è da anni impegnata nell’utilizzo di alimentazioni “green” come il metano e il GPL (acronimo di gas di petrolio liquefatto, miscela composta principalmente da propano e butano, con occasionale presenza di piccole quantità di etano o di idrocarburi non saturi, come, ad esempio, etilene e butilene), ritendo ad oggi più conveniente e competitivo puntare su tali combustibili che sull’auto a trazione elettrica, dove ad oggi i costi risultano improponibili rispetto alle prestazioni ottenibili.
La Fiat panda numero 300.000 rappresenta anche un importante stima del fatidico 1.000.000 di Fiat Panda terza serie costruite, dal dicembre 2011 ad oggi prodotta in oltre 835.000 esemplari. Numeri ancora inferiori rispetto alla versione precedente prodotta in polonia nello stabilimento di Tychy arrivata ad oltre 2.000.000 di esemplari in circa 9 anni di produzione.
La Fiat panda rimane l’auto più amata dagli italiani, sia private che aziende la scelgono come veicolo ideale per i propri bisogni.
Attendiamo la fine del 2017 per sapere se il fatidico quota 1.000.000 verrà superato.
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