Dopo qualche mese di tentennamenti con scarse possibilità di operazioni speculative sui mercati ecco le oscillazioni che fanno tremare piccoli investitori e sorridere i grandi speculatori.
Abbiamo assistito alla riduzione del fatidico Spread con le lacrime in viso, aspettando invano che scendesse sotto quota 200 considerato livello ottimo dalla banca d’Italia.
Le speculazioni invece, non si sono fatte attendere, le banche come di consueto hanno regalato grossi movimenti oscillatori, pensare che un titolo bancario possa fare -10% un giorno e +10% quello dopo è indice delle grandi manovre che i “dealer” del mercato stanno facendo alle spalle dell’inconsapevolezza e dell’ingenuità del fai da te in campo finanziario.
Proprio grazie alle forti oscillazioni dello Spread, si sono realizzati i migliori affari obbligazionari della storia, in Italia si è parlato molto di titoli che hanno raggiunto un 7% di cedola, cifra che sembrava a dir poco assurda, ma nessuno ha evidenziato come titoli a 10 anni quotati a 140 con 9% di cedola siano improvvisamente crollati a 104, rappresentando la vera opportunità di mercato che solo pochi hanno saputo leggere tra le righe, si pensi che successivamente questi titoli obbligazionari hanno toccato l’apice a 135 nel giro di due mesi.
Ciò ci fa capire quanto il paese Italia, con le sue crisi di governo, ma la usa stabilità di fondo, rappresenti sui mercati l’opportunità di guadagnare un 30% solo per avere la consapevolezza di essere così forte da non poter fallire in un Europa guidata da una BCE tutta Italiana.
Quando un paese si rifinanzia, per poter pagare i vecchi debiti, deve essere sempre tenuto sotto osservazione, soprattutto in un periodo in cui la parola default, a livello internazionale, risuona in ogni corridoio.
Se non si capisce la logica di chiedere continuamente denaro al mercato da parte dello Stato, bisogna dire addio alla speculazione obbligazionaria. Certo come cultura abbiamo sempre pensato che le obbligazioni siano uno stabilizzatore di portafoglio, la verità è che oggi l’incertezza delle sopravvivenze economica dei vari paesi della zona euro, sta portando il mercato obbligazionario a essere visto più come un azzardo che come una sicurezza.
Lodevoli, a mio avviso, sono stati i temerari che negli ultimi giorni, prima della ristrutturazione del debito greco, hanno continuato ad acquistare titoli di stato ellenici, dimostrando di aver capito il momento storico e il vantaggio che avrebbero potuto ottenere acquistando titoli scontati dell?80%-90% dal loro valore nominale.
In conclusione se cercate stabilità il mio invito è quello di continuare ad acquistare titoli di stato ma l’importante è che la scadenza di questi corrisponda alle vostre esigenze finanziarie, è inutile acquistarne per poi rivenderle in perdita solo per le oscillazioni di mercato. Se invece cercate speculazione dateci dentro e ponderate tutte le opportunità che i mercati offrono a partire dalle obbligazioni statali in momenti di mercato avversi, altrimenti che speculatori sareste.
Riccardo Fabbro
foto: direttanews.it
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