Fino al 31 maggio la galleria Magazzini dell’Arte Contemporanea ospiterà la mostra collettiva “Ecologica/Mente”, a cura di Anna Mola.
L’esposizione propone oltre 40 opere di 12 artisti italiani e internazionali, appartenenti al mondo della pittura, della scultura e della fotografia, che illustrano gli sviluppi artistici contemporanei sul tema dell’ecologia: in particolare la relazione tra uomo e natura, significato primo del termine stesso.
In mostra opere di: Øystein Aspelund, Iolanda Di Bonaventura, Lieven Engelen, Adriano Ficarelli, Michele Franceschini, Klaus Kampert, Kathrin Loges, Francisco Provedo, Mirta Vignatti, Robyola Von Wünsch, Anastasia Yakubenka, Marta Żylska.
Durante il vernissage sarà offerto agli ospiti un buffet e un piccolo gadget a tema.
Concept
L’argomento “ecologia” è uno dei più dibattuti degli ultimi 20 anni, la sua importanza cresce in modo esponenziale; basti pensare che il tema dell’Expo 2015 sarà proprio “Nutrire il pianeta”.
L’occuparsi dell’ambiente è diventato sempre più un pre-occuparsi di esso, alle sue condizioni precarie: l’inquinamento, la deforestazione, l’impoverimento delle risorse naturali, ecc.
Lo scopo di questa mostra – che ha sede a Trapani, una delle culle del Mediterraneo – è quello di ritornare a una concezione originaria del termine “ecologia”, inteso come rapporto spontaneo tra l’uomo e l’ambiente circostante. Ambiente che a volte è il risultato di modificazioni volute dalla storia, altre è incontaminato, altre ancora è danneggiato al di là di ogni immaginazione.
Le opere di pittura, scultura e fotografia in esposizione hanno il comune denominatore dell’approccio personale verso la natura o suoi particolari elementi, approccio che diventa relazione e interpretazione attraverso la tecnica scelta.
L’uomo nella natura-la natura nell’uomo: sono queste le due principali chiavi di lettura dei lavori selezionati. Anche se a volte non direttamente visibile (o proprio inesistente), l’intervento umano è causa del paesaggio osservabile e non sempre in senso peggiorativo. In altri casi scorgiamo creature appartenenti ai regni di flora e fauna avvicinarsi o “intrufolarsi” in contesti definibili come riservati all’uomo.
Gli esiti di queste ricerche artistiche sono molto diversi tra loro e hanno la capacità di porre domande, interrogativi, soprattutto mostrano quanto possa essere pericoloso dividere la strada dell’uomo da quella della Terra, quanto il primo possa essere invasivo e la seconda devastante, quanto la separazione abbia bisogno, ogni giorno, di diventare integrazione.
Artisti in mostra
Øystein Aspelund è un fotografo e architetto norvegese. Ha iniziato a dedicarsi professionalmente alla fotografia nel 2009. Ama molto viaggiare e scoprire posti disabitati, dove la natura ha ripreso il suo posto, dove aver cacciato gli insediamenti umani. Le tre opere in mostra fanno parte di un progetto scattato a Villa Epecuen, un popolare posto di vacanza argentino fino a metà degli anni ’80, quando è stato colpito da una forte alluvione. Soltanto dal 2009 le acque stanno cominciando a ritrarsi. behance.net/oysteinaspelund
Iolanda Di Bonaventura (1993) è l’autrice più giovane in mostra. Dopo il liceo artistico frequentato a L’Aquila, ha partecipato a premi e concorsi relativi a scrittura, cinema e arte. Ha collaborato a vari progetti artistici e alla realizzazione di un cortometraggio. In esposizione mostra tre fotografie di fiori dipinti. Come espressioni di grazia e delicatezza, i tre elementi floreali diventano assoluti protagonisti di una dimensione piuttosto intima, raccolta, avulsa da un contesto specifico. www.iolandadb.it
Lieven Engelen (1965) è un fotografo autodidatta di origine belga, oggi vive e lavora in Olanda. Cresciuto in una zona rurale del Belgio, l’ambiente naturale ha sempre esercitato su di lui un senso di fascino e mistero; stimolandolo nella ricerca di segreti nascosi e senza tempo. Le opere presenti fanno parte del ciclo Till death do us part (Finchè morte non ci separi), che rappresenta come la nostra dipendenza dal petrolio e poi dalla plastica sta rovinando in maniera evidente luoghi prima irraggiungibili dall’inquinamento, rivoltandosi poi inevitabilmente contro di noi. www.themanwhowasnt.com
Adriano Ficarelli (1965) vive tra Roma e l’Umbria. Appassionato di fotografia dall’infanzia, ha esposto più volte in Italia e all’estero. Alcune sue fotografie sono rappresentate dall’agenzia Getty Images. La sua ricerca si è spesso focalizzata sull’ambiente spoglio di segni umani e nelle opere in mostra, descrivendo il ciclo dell’acqua, conduce l’osservatore in un’atmosfera quasi irreale, ciò che – forse – vide il primo uomo sulla Terra. adrianosan-photo.wix.com/adrianosan
Michele Franceschini (1987) vive a Trento dove lavora come consulente informatico. Ha iniziato a fotografare da bambino e in modo più professionale dal 2009. Da allora, ha partecipato a diverse collettive e al Festival della Fotografia di Reggio Emilia. Molti dei suoi scatti sono dedicati al tema della natura. Nelle due macro esposte contrappone la silhouette di una felce morente con l’avanzare dell’autunno a gocce di rugiada che simboleggiano la nascita di un nuovo giorno. foto.michele-franceschini.it
Klaus Kampert (1953) è un fotografo free lance con base a Duesseldorf, Germania. Il suo percorso artistico riguarda soprattutto il ritratto, il nudo e lo studio del corpo. Kampert ha pubblicato ed esposto i suoi lavori in location internazionali ed è stato premiato in alcune manifestazioni fotografiche, tra cui la cui la menzione d’onore al Prix de la Photographie di Parigi. Mostra la serie completa Man Needs Nature Needs Man Not (L’uomo ha bisogno della natura, non la natura dell’uomo), in cui le forme corporee trovano similitudini con quelle naturali. Il senso è quello suggerire una compenetrazione di elementi, per arrivare a un giusto accordo. www.klauskampert.com
Kathrin Loges (1972) è una fotografa tedesca; dopo l’apprendistato in fotografia in un centro per le arti a Breman, ha aperto uno studio con il marito in Bavaria. Fotografa di paesaggio, si concentra sull’indagare e scoprire le caratteristiche che raccontano la storia di un luogo. Propone due stampe della serie All these Places had their Moments (Tutti questi luoghi hanno avuto i loro tempi): tra i boschi delle Prealpi Bavaresi si trova un laghetto, nato da una riqualificazione del territorio, fino al 2005 infatti è stato una discarica. www.beatdis.de
Francisco Provedo (1987) è laureato in archiettura e fotografo autodidatta. Vive e lavora a Buenos Aires. I suoi progetti indagano principalmente il rapporto tra la vita caotica delle metropoli contemporanee e quella calma ed equilibrata della natura (in particolare le foreste della Patagonia). Nello slide-show in esposizione, mostra la serie The Inner Light (La luce interiore), in cui corpi nudi vengono “vestiti” di alberi, rami e foglie. http://behance.net/franciscoprovedo
Mirta Vignatti (1967) è nata e si è laureata in Belle Arti a Rosario (Argentina), ora vive e lavora a Lucca. Pittrice, espone da anni le sue tele in Italia e all’estero. In esposizione porta tre opere tratte dalla serie Appunti di un naturalista, in cui uomini e animali stilizzati e completamente decontestualizzati compongono scene insolite e ricche di simbologia. Come uno scienziato darwiniano, Vignatti tenta di elencare e svelare istinti e sofferenze umani, che si rivelano come animali di dimensioni innaturali, difficilmente addomesticabili. www.mirtavignatti.com
Robyola Von Wünsch (1990), nasce in Veneto. Da sempre appassionata di musica, arte e fotografia, si trasferisce nel 2010 a Milano, dove si diploma all’Istituto Italiano di Fotografia e dove oggi vive e lavora, occupandosi di ritratto e fotografia concettuale. Le due stampe in esposizione sono state realizzate in analogico con una toy camera Holga. I negativi sovrapposti formano riflessi in cui il paesaggio si specchia, creando un ciclo senza fine di rimandi e una sorta di “isola galleggiante”, al di fuori della realtà. Da una parte si osserva una città e suoi ritmi febbrili, dall’altra la natura protagonista di una selva indiana. www.robyola.it/
Anastasia Yakubenka (1984) è un’artista nata in Russia ora residente a Bali. Ha partecipato a collettive e realizzato mostre personali. Di ispirazione surrealista, realizza collages con immagini di vario tipo, riguardanti sogni, vita e problemi di tutti i giorni. I collages selezionati per questa mostra sono nati dall’osservazione dei rapidi cambiamenti a Bali, che sta diventando un’isola sempre più invasa dal cemento e spogliata dei prati. Questa mutazione è in atto e non si può arrestare, è possibile però imparare a servirsi responsabilmente delle nuove tecnologie e del progresso, affinchè non ci sovrastino. behance.net/ladyan
Marta Żylska (1980) è una fotografa e scultrice polacca. Laureata all’Accademia d’Arte di Varsavia, vive tutt’ora in questa città. È sempre stata affascinata e ispirata dai fenomeni naturali, per la loro spontaneità e potenza improvvise e non artificiali. Le sculture in mostra sono semplici pezzi di legno raccolti in riva al mare, collezionati da Żylska e dipinti con colori brillanti. Sagomati dalle onde e senza alcun ritocco, vengono adornati con disegni tribali o marini che richiamano alla memoria tribù lontane appartenenti al passato o forse al regno delle acque. behance.net/martazylska
Location: Magazzini dell’Arte Contemporanea, galleria situata nel centro storico di Trapani, è nata nel 2008 ed è diretta da Antonio Sammartano e Darine Rajhi. Nell’arco di pochi anni ha collaborato con gallerie europee, asiatiche e del mondo arabo. Le attività che si sono susseguite dalla sua fondazione hanno fatto sì che la galleria non si limitasse a essere mero spazio fisico, ma una vera e propria agorà in cui promuovere e favorire la circolazione di idee e dare vita a stimoli culturali. www.magazziniartproject.com
Curatrice: Anna Mola, critica e art organizer indipendente, insegnante di storia della fotografia. Realizza e collabora a progetti dedicati all’arte contemporanea e alla fotografia. Dal 2011 collabora con la rivista internazionale Private PhotoReview. annamola.wordpress.com
Info:
Giorni e orari di apertura:
fino al 31 maggio la galleria è aperta dalle 17:00 alle 20:00 (mattino su appuntamento)
Magazzini dell’Arte Contemporanea
via Custonaci, 5 – Trapani
magazziniarteitaly@libero.it
Dato il tema della mostra tutto il materiale cartaceo è stampato su carta riciclata
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