Firenze Santa Maria Novella (abbreviata Firenze SMN) è la stazione centrale di Firenze, la quarta in Italia per flusso di passeggeri. La stazione è considerata uno dei capolavori del razionalismo italiano; è collocata nel centro di Firenze, in Piazza della Stazione, non lontano dai grandi viali di Circonvallazione, nei pressi della Basilica di Santa Maria Novella (una delle più importanti chiese di Firenze, un tempo “Santa Maria delle Vigne”, una chiesetta del XI secolo i cui resti sono ancora visibili).
Al binario 16 della stazione una targa e un monumento ricordano la deportazione di oltre mille ebrei che, durante la seconda guerra mondiale, vennero caricati su un treno per essere condotti ai campi di concentramento nazisti: “Da questa stazione, rinchiusi in carri piombati, l’8 marzo 1944 furono deportati nei campi di sterminio oltre mille cittadini arrestati in città e in provincia dai nazi-fascisti. Santa Maria Novella fu la loro ultima visione di Firenze prima dell’Olocausto”.
Negli anni ottanta furono aggiunti un nuovo sottopassaggio commerciale che conduce dall’interno della stazione all’inizio di Via Panzani, un grande parcheggio sotterraneo multipiano e una, molto discussa, pensilina sul lato nord per il capolinea dell’autobus (1990), che ha inglobato un filare di pini a fianco della stazione. Dopo lunghi dibattiti, però, la nuova amministrazione comunale ha deciso la sua demolizione, completata poi nell’agosto del 2010.
A fare da scenario alla canzone di Pupo è la stazione ferroviaria principale di Firenze; sono le due di notte e, ciò nonostante, questo luogo viene descritto come ‘familiare’ e sicuro.
Così me lo ha raccontato Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, nell’intervista che mi ha gentilmente rilasciato:
«Credo che “Firenze Santa Maria Novella” sia una delle più belle canzoni che ho scritto e cantato. Sicuramente è quella che rimarrà più a lungo nella memoria collettiva. Quando l’ho scritta ero un ragazzino che inseguiva un sogno, quello di ciò che poi sono diventato. All’epoca viaggiavo spesso in treno, e le stazioni che frequentavo di più erano quelle di Roma e di Milano. Per questo ho scritto ciò che all’epoca percepivo: “la notte qui non è come a Milano o a Roma sempre pieno di casino”. Per me la stazione di Firenze Santa Maria Novella era qualcosa di diverso, meno caotica, più provinciale di Termini o Milano Centrale, la complice ideale per la realizzazione del mio sogno. Ho sempre pensato che le stazioni ferroviarie siano i luoghi dove si possono sfiorare, incrociare ed incontrare, storie di vita straordinarie. Chissà quante speranze e quanti sogni come i miei sono passati attraverso i marciapiedi di Santa Maria Novella! Anche quella notte di fine anni settanta, quando guardandomi intorno scrissi la mia piccola e semplice poesia, mentre un barbone dormiva per terra, mentre un ferroviere stanco fischiettava una canzone e un travestito cercava di farsi notare, i più partivano ed arrivavano carichi dei loro bagagli e dei loro sogni. Sarebbe bello sapere quanti di loro sono riusciti a realizzarli».
(Firenze Santa Maria Novella, autori E. Ghinazzi / P. Barabani, interprete Pupo, singolo, 1980, Baby Records)
Foto di Andrea Spallanzani da Pixabay
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