Nel panorama della scienza moderna, la fisica quantistica emerge come un campo rivoluzionario che ridefinisce la nostra comprensione della realtà. Questo ramo della fisica, emerso nel corso del XX secolo, ha sfidato le concezioni tradizionali e ha aperto la porta a nuove interpretazioni che, sorprendentemente, sembrano allinearsi con antiche tradizioni spirituali. Ma che cos’è esattamente la fisica quantistica e come si collega con il misticismo?
La fisica quantistica: una rivoluzione nei fondamenti della materia
La fisica quantistica, emersa all’inizio del XX secolo grazie a pionieri come Max Planck e Albert Einstein, rappresenta una rottura radicale rispetto alla fisica classica. Tradizionalmente, la fisica meccanicistica descriveva la materia come composta da atomi e particelle con caratteristiche ben definite, come una forma sferica per il nucleo e l’atomo stesso. Questa visione era incentrata su un modello deterministico e statico della realtà.
Nella fisica quantistica invece, le particelle non sono oggetti solidi e definiti. Esistono in uno “stato di probabilità”, rappresentato da una funzione d’onda. che indica le possibilità di dove possono trovarsi. Fino a quando non vengono osservate, le particelle cioè si comportano come onde, diffuse in diverse posizioni possibili. Quando misuriamo la particella, la funzione d’onda “collassa” e questa assume una posizione precisa. Questo approccio ha trasformato la nostra comprensione del mondo subatomico, dove non è più possibile parlare di spazio e tempo nel senso tradizionale. Ma veniamo allo strano nesso con il misticismo.
La connessione spirituale: misticismo e fisica quantistica a confronto
Molti principi della fisica quantistica sembrano sorprendentemente in sintonia con le antiche idee del misticismo. Nei papiri egizi, risalenti a circa 7000 anni fa, si faceva riferimento al “nun”, una sostanza onnipervadente che anticipa i concetti della fisica quantistica. Entrambi i paradigmi, sia quello scientifico sia quello spirituale, arrivano infatti alla stessa conclusione: l’illusione della separazione e l’interconnessione di tutto ciò che esiste.
Solo che la fisica quantistica, descrive una realtà continua e fluida, priva di confini netti tra spazio e tempo, mentre il misticismo antico concepiva la realtà come un’unità fondamentale in cui spirito e materia sono manifestazioni della stessa essenza, spesso definita come vibrazione.
Nel corso dei secoli tuttavia, la tradizione occidentale ha sviluppato una visione dualistica della realtà, che si è consolidata a partire dall’illuminismo e dal razionalismo.
La percezione della realtà: dualismo e unità
René Descartes, nel XVII secolo, ha introdotto un dualismo radicale tra la mente e il corpo. Questa separazione nota come “dualismo cartesiano”, sostiene che la mente (o anima) è una sostanza pensante, non materiale e quindi separata dalla materia, che è estesa e priva di pensiero. Questo dualismo, ha avuto un impatto profondo sulla filosofia, sulla scienza occidentali e sulle istituzioni, tra cui la Chiesa, che hanno accettato e perpetuato questa separazione, considerandola inevitabile e naturale.
La fisica quantistica, al contrario, tende a dimostrare che la realtà è un’unica entità interconnessa. Dissolve quindi le separazioni rigide e suggerisce che la divisione è un’illusione.
A tal riguardo, il termine sanscrito “strah Hari”, che significa sia “punto di vista” sia “paraocchi” e “divallo”, diventato “diavolo”, riflette l’idea che, quando si divide, si percepisce la dualità, ma l’uno è indivisibile.
La famosa frase “dove vai cercando Dio se lui si trova ovunque”, attribuita al mistico e poeta indiano del XV secolo Kabir, incarna l’idea che la divinità è presente in ogni luogo, che l’ovunque è circolare e che la ricerca esterna è superflua.
In pratica, se vuoi sapere dov’è, ovunque tu vada, ci sei già; non devi spostarti di millimetro.
Un incontro tra due mondi
Insomma, la fisica quantistica e il misticismo, sebbene provengano da contesti apparentemente opposti, si ritrovano a trattare questioni fondamentali simili riguardo la natura della realtà. Entrambi i paradigmi sfidano le nostre percezioni abituali e ci invitano a considerare una visione unitaria del mondo, dove l’apparente separazione è solo un’illusione.
La circolarità della realtà, come descritta nelle tradizioni antiche, suggerisce che la nostra ricerca di significato e verità potrebbe avvicinarsi a una visione unitaria e continua del cosmo. In questo incontro tra fisica e spiritualità, possiamo scoprire nuove prospettive che superano le divisioni tradizionali e ci offrono una comprensione più profonda della nostra esistenza.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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