Fiumicino: lo “spazio” ai giovani

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Un gruppo di giovani talentuosi, Riccardo Allegrezza, Andrea Ciancaglioni, Emanuele Greco, Claudio Salvi e Alessandro Maria Scoderoni, del liceo Scientifico di Maccarese, coordinati dagli ex alunni Alessio Altamore, Mara Moriconi e Flavio Pasquale, stanno dando vita ad una sorta di piccola Nasa a Fiumicino: stanno preparando il lancio nell’atmosfera terrestre di una piccola sonda fatta loro.

Già alcuni anni addietro, nella primavera del 2017, questo gruppo aveva effettuato un primo lancio: i ragazzi erano riusciti a progettare, finanziare, costruire e spedire nell’atmosfera un piccolo satellite grande quanto una lattina di birra. Fu una sfida vinta nell’ambito di un programma chiamato Can Sat Competition, promosso dall’Agenzia Spaziale Europea.

Come in un vero team di astronautica, ogni ragazzo mette a frutto le proprie conoscenze per realizzare il lancio: creazione di circuiti elettrici miniaturizzati, programmazione di un software, realizzazione dell’involucro esterno della sonda, scelta dei sensori per le varie ricerche fisiche, ricerca del tipo di razzo e del suo propellente, studio del recupero pilotato della sonda a fine missione.

“La vera difficoltà – spiega Mara Moriconi, 24 anni ed una laurea in astronomia – è stata quella di inserire in un contenitore davvero minuscolo ben 7 sensori differenti per misurare le varie componenti presenti nell’atmosfera e le sostanze inquinanti come polvere sottili, i famosi PM 2.5 e PM10, anidride carbonica, o benzene. A bordo della capsula, in questo secondo lancio, ci saranno dei sensori ancora più sofisticati. – continua Mara Moriconi – Il difficile è stato l’autofinanziamento ma ci siamo riusciti grazie al successo ottenuto con il lancio precedente, forti della stima accumulata.”

I liceali ed ex studenti del liceo scientifico di Maccarese collaboreranno con il gruppo SASA del dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’Università La Sapienza. Il lancio di quest’anno è ancora più ambizioso rispetto al precedente perché questa volta si punta ad un rientro controllato del satellite. Per questo il team ha sviluppato un meccanismo di eliche per rendere la sonda autonoma nella discesa e dirigerla nel punto prestabilito per l’atterraggio.

Il poligono di partenza sarà nella zona di Modena (Fiumicino non era disponibile per ragioni di sicurezza, vista la prossimità dello scalo intercontinentale). Il razzo è stato costruito dall’Università La Sapienza di Roma. La data del lancio è prevista tra qualche settimana e si stanno effettuando le ultime prove, gli assemblaggi, e i test per verificare il corretto funzionamento di ogni piccola parte che costituisce il CanSat.

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