Francesco: il pilastro della Chiesa

papa-francesco-revolutionIl giovane Francesco di Bernardone, colui che sorreggerà i pilastri della Chiesa secondo quanto vide in sogno papa Innocenzo III, si spogliò di tutti i suoi averi. Lo fece in piazza davanti a tutti: amici, parenti e soprattutto genitori; si spogliò delle sue ricche vesti ed esclamò che da quel momento sarebbe appartenuto solo al padre suo, che è nei cieli. Bè che dire, un pazzo.  

Questa fu la sensazione provocata dal suo gesto quasi mille anni fa tra gli spettatori che scandalizzati lo tacciavano di pazzia e questa presumibilmente sarebbe la medesima reazione se un giovane compisse lo stesso gesto in una piazza qualsiasi del nostro paese. Quel giovane pazzo, ragazzo qualunque, impedì alla Chiesa cattolica dell’epoca di sprofondare a causa del peso della propria ricchezza. Francesco (d’Assisi) sorresse la Chiesa in uno dei momenti più difficili della sua millenaria storia.

Oggi, un altro Francesco sta sorreggendo la Chiesa in un altro dei momenti più difficili della sua lunga storia. La Chiesa se vuole continuare a parlare al mondo, lo deve fare con un linguaggio nuovo, trovando parole nuove per andare incontro ai fedeli. Il mondo si sta evolvendo con una velocità impressionante e la Chiesa sta cercando, non di correre dietro al mondo, ma di capirlo, con tutte le difficoltà che ne conseguono. san-francesco-dassisi

Basti ricordare che solo nel 1870 vigeva l’infallibilità del papa, Pio IX era il Pontefice Massimo, l’infallibile. Oggi, dopo150 anni circa papa Francesco sta cercando di spogliare la Chiesa di questa ricca veste, per riportarla alla sua dimensione di povertà, secondo il linguaggio evangelico.

Non solo, egli sta cercando di aprire la Chiesa anche a tutte quelle categorie che solo fino a pochi anni fa erano considerate come bannate dal cristianesimo, quali gli omossessuali o i divorziati. “Chi sono io per giudicare un omosessuale?” rispose Francesco alla domanda di un cronista su cosa egli pensasse sui gay.

Il cammino di questo pontefice sulla strada della povertà è lungo ed è un percorso che egli sta conducendo nella più totale solitudine. Tendenzialmente un pontefice è quasi sempre solo, ma quando decide di intraprendere un’azione che si discosta in modo stridente con la tradizione dei pontefici precedenti di mantenimento della tradizione e di arroccamento su vecchi posizioni, questa solitudine è ancora più sentita e pesante.

Questo cammino che solo poche persone sanno compiere e che è stato compiuto dal giovane Francesco e che questo Francesco sta compiendo è la strada per la santità.

di Roberto Rossetti

Sopra, a destra, San Francesco in preghiera, in un dipinto di Guido Reni, XVII sec.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.