Si sono tenute domenica scorsa in Francia le elezioni presidenziali che sono terminate col rinvio al secondo turno di Emmanuel Macron (En Marche) e Marine Le Pen (Front National), rispettivamente con il 24% e il 21,3% di voti. A seguire Françoise Fillon (Les Republicains) col 20% di voti, Jean-Luc Melenchon (La France insoumis) col 19,6%. Mentre i socialisti, attualmente all’Eliseo con François Hollande, hanno raggiunto solo 6,4% dei voti.
Ed è proprio Hollande ad ammonire il candidato centrista Emmanuel Macron, già ministro dell’economia durante il suo mandato, affermando che “non è ancora fatta” e che “nel paese non c’è stata una presa di coscienza vera di quel che è successo domenica”.
Secondo il Presidente, che ha già dichiarato che voterà Macron al ballottaggio che si terrà il 7 maggio e ha invitato i francesi a fare lo stesso, la vittoria della Le Pen causerebbe gravi danni al paese, a livello nazionale e internazionale e ha aggiunto: “tutti hanno guardato al risultato come a un ordine d’arrivo. Abbiamo dimenticato che si tratta però di Marine Le Pen al secondo posto. Non è un fatto da niente che l’estrema destra sia al secondo turno di un’elezione presidenziale”
Non ha tardato ad arrivare la risposta di Macron, che gli ha subito risposto “Non ho mai pensato di aver già vinto. Se le cose fossero così, non avremmo visto elezioni all’estero finire come sono finite. Ma combatterò perchè si realizzi”. E ancora “nessuno mi dava vincente un mese e mezzo fa, sono l’esempio vivente che i pronostici hanno torto”. Ha infine aggiunto che è “fiero di essere davanti a Marine Le Pen”.
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