La situazione in Giappone continua a diventare più critica di ora in ora. Oltre alle persistenti scosse di assestamento non inferiori al grado 6 della scala Richter, la preoccupazione più grande è per la centrale nucleare di Fukushima dove la situazione è fuori controllo. I livelli di radioattività sono arrivati a cifre altissime, otto volte superiori al limite massimo che si deve raggiungere in un anno e addirittura le particelle radioattive sono giunte fino a Tokyo trasportate dai venti che soffiano da sud, contaminando anche l’aria a 250 chilometri di distanza. Alle 6:10 (ora locale) si è avuta l’ennesima esplosione e i livelli di radioattività hanno avuto una notevole impennata in meno di due ore. Il portavoce del governo giapponese ha preso parola e ha detto che le radiazioni sono arrivate al punto da essere compromettenti per la salute umana, ecco perché gli abitanti in un raggio di 30 chilometri intorno alla centrale sono stati evacuati e la polizia stà passando per le strade per invitare i cittadini rimasti a chiudersi in casa e a non uscire. Sono stati anche vietati i voli aerei nell’area e i dipendenti della centrale sono stati evacuati perché si teme una fusione. La TEPCO, società che gestisce la centrale nucleare, riesce a fatica a tenere a bada la situazione; l’ultimo problema, in ordine di tempo, è che non si riesce a versare acqua nel bacino di stoccaggio per il combustibile nucleare in uno dei sei reattori; due hanno smesso di funzionare ed altri due ancora sono stabili. La gravità della situazione ha allarmato tutto il mondo soprattutto perché, secondo Andre’-Claude Lacoste, responsabile dell’Authority per la Sicurezza nucleare francese, l’intensità del danno oscilla tra 6 e 7 su una scala di 7 (AGI); quasi pari al disastro di Chernobyl (intensità 7).
di Redazione
Foto: metrolic.com
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