Il Tummo è una pratica yogica tibetana basata sul respiro, movimento e visualizzazioni. Di cosa si tratta?
Tummo: lo yoga somatico e del respiro
Il tummo, (gtum mo, chaṇḍālī: fuoco interiore) è una pratica dello yoga tibetano-tantrico-buddista Vajrayāna. Il termine tummo indica una trasformazione delle emozioni negative (tu) in saggezza (mo).
Definita “yoga somatico” e “del respiro”, si usa per indurre il calore yogico, la beatitudine e la consapevolezza, attraverso alcune tecniche incentrate sul respiro, sulla postura (asana), sui movimenti e visualizzazioni.
Tre tipi di fuoco del tummo
Il tummo ha tre diversi tipi di fuoco: fuoco ruvido, che sale più in alto dal basso; fuoco morbido o calmo, che scende verso il basso e fuoco stabile, che si muove dall’interno verso l’esterno e viceversa.
Tummo e il fuoco a livello fisico, dei chakra e mentale
- Sul piano fisico, il “fuoco interiore” è responsabile della nostra temperatura corporea, del calore necessario alla digestione e dell’attivazione del metabolismo;
- A livello energetico, scioglie i blocchi dei sette chakra e fa fluire liberamente l’energia in tutto il corpo;
- A livello mentale, è una fonte di amore, felicità e beatitudine.
Come praticare il tummo?
Durante la pratica del tummo, dobbiamo innanzitutto aprire i nostri canali interni legati agli elementi: terra, aria, fuoco, acqua e spazio.
In che modo?
- Massaggi, yoga, bagni alle erbe, docce aiutano ad aprire il canale “terra”, facendoci rilasciare tensione e rilassando il corpo;
- Dopo l’elemento terra, si passa all’elemento “aria” trattenendo il respiro;
- Le prime due pratiche portano al risveglio dell’elemento “fuoco”;
- Il fuoco, innalza il senso di beatitudine legato all’elemento “acqua”;
- La mente calma, raggiunta naturalmente attraverso la pratica, è legata all’elemento “spazio”.
Tummo esterno, interiore, segreto e più segreto
- Il tummo esterno è legato alla visualizzazione del corpo vuoto, dei chakra e dei canali e agli esercizi fisici (lu jong). La pratica rimuove ostacoli e dolori e libera la mente dalle confusioni;
- Il tummo interno è chiamato medicina. È legato alla capacità di trattenere il respiro: uno dei migliori farmaci per il corpo e la mente;
- Il tummo segreto viene paragonato all’immagine di un leone, perché una volta che avremo risvegliato sia il fuoco interiore sia la beatitudine, saremo in grado di controllare le emozioni. Queste capacità, ci rendono dunque forti come il Re della foresta;
- Il tummo più segreto prende il nome di rigpa, o “coscienza naturale”. Una volta arrivati a questo stadio, saremo capaci di riconoscere il nostro vero Sè. Scoprirsi completamente è l’obiettivo finale, che i buddisti chiamano liberazione, illuminazione, “nirvana”.
I tre carburanti che alimentano il tummo
Per nutrire e mantenere questo fuoco sacro servono tre tipi di “carburante”.
- Il primo carburante è amare le persone. Se non siamo capaci di amare, il nostro corpo sarà sempre freddo;
- Come secondo carburante, abbiamo l’amore per il sesso opposto;
- Il terzo carburante è un buon rapporto con la nostra energia sessuale. Questo significa che dobbiamo guardare al sesso come qualcosa di sacro, non come qualcosa di sporco, peccaminoso o cattivo.
Se consideriamo il sesso come energia sacra, creativa, il nostro corpo riuscirà a guarire, spariranno i dolori e avvertiremo un gran senso di beatitudine. Viceversa, se abbiamo cattive relazioni con le persone e con il sesso opposto, la nostra energia sessuale si abbasserà, il corpo sarà sempre freddo e non ci sentiremo mai padroni del nostro “involucro” .
Conclusioni
Per il buddismo tantrico, il tummo è un modo per aprire il nostro corpo, ma la condicio sine qua non è quella di aprire i nostri cuori attraverso la compassione, la gentilezza e la bodhicitta (la mente risvegliata).
Se non lo facciamo, non riusciremo mai e poi mai a controllare l’enorme potere del corpo.
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