Raggiunto finalmente l’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, la tregua è entrata in vigore dalle 21 di ieri (20 ora italiana).
Secondo l’accordo il confine tra Israele e Gaza dovrebbe essere riaperto dopo 24 ore di tregua, tuttavia Israele ha immediatamente precisato che non verrà abolito il blocco della striscia di Gaza ma solo allentato. Israele ha acconsentito a fermare l’offensiva. L’Egitto sarà garante della tregua.
Barak Obama ha espresso oggi apprezzamento nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu per “i suoi sforzi nel lavorare con il nuovo governo egiziano per raggiungere un cessate il fuoco sostenibile e una soluzione più duratura al problema”. Israele e Stati Uniti confermano inoltre il loro impegno nella lotta contro il traffico di armi attraverso il Sinai verso Gaza.
Nella mattinata si era temuto il peggio in seguito all’attentato di Tel Aviv dove una bomba era espolosa su un autobus fortunatamente vuoto. Il portavoce di Hamas Fawzi Barthum ha commentato: “Avevamo avvertito nei giorni scorsi della eventualità di attentati in Israele, tanto più mentre i nostri civili continuano a morire”. Per l’attentato sono giunte due rivendicazioni che non convincono né Israele né Gaza, la prima dalle ‘Brigate Jihad Jibril del Fronte popolare per la liberazione della Palestina’, attive per lo più in Siria, e la seconda dalle ‘Brigate dei martiri di al-Aqsa’.
Nonostante il cessate il fuoco due razzi sono stati lanciati nella serata dal sud del Libano verso Israele, uno ei due razzi è caduto nello stesso territorio libanese, mentre l’altro ha raggiunto l’obiettivo.
A Gaza l’inizio della tregua è stato festeggiato con fuochi di artificio e raffiche di spari in aria, molte persone sono scese nelle strade e si dirigono verso l’ospedale di Shifa, di fronte al quale Hamas ha organizzato un raduno.
di Redazione
foto: wordpress.com
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