Quattro volte “Ja”. L’armata tedesca travolge anche l’Argentina di Maradona con un pesante 4-0 dopo aver strapazzato negli ottavi l’Inghilterra. La squadra di Loew gioca il miglior calcio del mondiale e si candida come favorita per la vittoria finale. Una dura lezione per Maradona colpito dalla doppietta di Klose (che supera Pelè e avvicina Ronaldo nella classifica dei migliori marcatori di sempre in un mondiale), dal talento di Muller e dal colpo del ko inflitto dalla rete di Friedrich. La partita si è sbloccata subito. Il tempo di posizionarsi sullo scacchiere in erba, che la Germania passa in vantaggio. La difesa argentina si distrae, soprattutto con Otamendi e il portiere Romero, e Muller ha il tempo per colpire di testa, in area, su punizione tagliata di Schweinsteiger: quarto gol al Mondiale per il giocatore del Bayern Monaco e gara che si mette sui binari preferiti dalla Germania, che può controllare il campo a suo piacimento. Al 36’ il pareggio dell’Argentina è annullato per giusto fuorigioco. Se i sudamericani guadagnano campo, la Germania non resta a guardare e con Podolski, 38’, tiro forte e a lato e Muller, al 43’, conclusione deviata in corner, spaventano ancora Romero. Nella ripresa l’Argentina cerca di allargare il gioco con Maxi Rodriguez e Di Maria sulle fasce e il gioco produce qualcosa, con lo stesso Di Maria (3’), Tevez (9’) e Higuain (10’) che bussano dalle parti di Neuer. Al 12’, una bella e coraggiosa uscita di Romero ad anticipare Klose è la spia delle possibilità della Germania, che ha a disposizione spazi e campo per le sue ripartenze. Al 22’, infatti, dopo una magistrale azione Muller, Podolski, Klose raddoppia entrando in posta con la palla. È il gol che fa crollare l’Argentina, messa in ginocchio poco dopo, al 29’, dal 3-0 di Friedrich, che da pochi passi capitalizza la serpentina con assist al bacio di Schweinsteiger. Il resto è solo sinfonia tedesca, con Angela Merkel in tribuna che non crede ai suoi occhi, un Maradona impietrito in panchina, e Klose che trova il tempo per il 4-0, all’89’, al volo su azione di contropiede. L’Argentina è crollata: privata delle luci di Messi, e di un faro a centrocampo, il collettivo di Maradona non ha trovato il direttore di orchestra e ha steccato. La giovane Germania, età media 24 anni e 96 giorni, specchio di un Paese che è stato il primo a detenere contemporaneamente i tre titoli europei Under 17, 19, 21, ha impressionato e offerto un saggio di gran calcio, per tattica e tecnica. Insomma il cielo è sempre più azzurro sopra Berlino. E anche sopra Città del Capo.
Marco Visconti
Foto: www.sport.de
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