La Roma esce sconfitta per 1-2 dalla prima amichevole stagionale disputata ieri pomeriggio contro gli ungheresi del Gyirmot FC Gyor (squadra militante nella serie B ungherese).
Questa gara, alla quale hanno preso parte molti giovani della Primavera che hanno partecipato al breve ritiro di preparazione, ha sicuramente mostrato il ritardo di condizione dei giallorossi (almeno della prima squadra) che devono lavorare ancora molto sul piano fisico e tattico. Meglio la Roma Primavera, dunque, che con giocate grintose, veloci e precise ha cercato di dare vitalità al gioco dei giallorossi, sempre meno lucidi nel corso della partita.
Nonostante le note negative comunque la Roma ha creato qualche buona occasione senza però concretizzare sotto porta, a dimostrazione probabilmente dell’assenza di un bomber (per il quale la società giallorossa è attiva sul mercato). Come nelle stagioni precedenti i giallorossi si sono affidati a un prolungato possesso palla spesso inefficace e sterile, complice anche l’assenza di molti titolari. Per quanto riguarda i singoli: buona prestazione del nuovo acquisto Falqué che non si è risparmiato eseguendo qualche azione interessante; Maicon, dopo i numerosi e prolungati fastidi al ginocchio, sta ritrovando la condizione fisica ottimale e il ritmo di gioco, gioca con cautela ma con maggior sicurezza. La nota sicuramente più positiva è il ritorno in campo di Castan autore di una buona prestazione, salutato con entusiasmo dai tifosi presenti a Pinzolo, gli stessi tifosi che poco dopo hanno contestato la squadra (sul 2-0 in favore del Gyirmot) e, in particolare, Gervinho con due striscioni eloquenti: “Gervinho mocio vileda” e “Stagione 2015-2016…in campo 11 atleti?”.
Anche il tecnico giallorosso Rudi Garcìa ha espresso il proprio disappunto in relazione alla sconfitta e alla prestazione della sua squadra: “Odio perdere, ma i giocatori hanno lavorato tanto e sono stanchi, anche da stanchi però devono fare meglio. I giovani, invece, hanno dato tutto e questo mi è piaciuto, hanno segnato nel secondo tempo e per la tournée in Australia sceglierò alcuni di loro da portare con noi. Con il rientro dei nazionali ci saranno due gruppi con livello fisico differente, ma poi avremo le partite contro Real Madrid e Manchester City, quelli di oggi dovranno essere pronti a giocare”.
Per quanto riguarda il modulo, 4-2-3-1, adottato in questa amichevole Garcìa ammette la possibilità di poterlo riutilizzare: “È una possibilità in più, è dovuto al fatto che al momento abbiamo più attaccanti rispetto ai centrocampisti, inoltre non avevo Florenzi nel ruolo di terzino destro, ma sia Lorenzo Di Livio sia Ndoj hanno fatto bene anche se non era la loro posizione”.
di Elena Caruso
foto: repubblica.it
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