Dimenticare gli orrori dell’Olocausto è impossibile, ricordare è necessario. E’ una forma di rifiuto e sdegno per un un eccidio disumano.
Più di tante parole, specialmente ora che i reduci dai campi di concentramento sono sempre meno, ci parlano di questo orrore le Pietre d’Inciampo.
Sono ormai 260 quelle che si incontrano a Roma camminando per la zona del Ghetto, Via Arenula, Trastevere, Prati. Sono 60.000 quelle in tutta Europa.
Sono ovunque, sotto ogni portoncino dove la crudeltà dell’uomo è arrivata a strappare dalle proprie case esseri umani innocenti da avviare a morte orribile in nome di un odio innaturale.
di Claudio Colis
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