Oggi, 15 marzo, si celebra la 4° Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta ai Disturbi del Comportamento Alimentare, complesse malattie che portano chi ne è affetto a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea.
La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è promossa dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”, in collaborazione con le altre Associazioni dedicate ai Disturbi Alimentari. L’evento nasce con lo scopo di sensibilizzare, attraverso le testimonianze di donne che hanno vissuto la malattia in prima persona, l’opinione pubblica sul problema dei disturbi del comportamento alimentare.
L’iniziativa parte da un padre che a marzo del 2011 ha visto morire la propria figlia di bulimia all’età di 17 anni e che, come Presidente dell’Associazione “Mi nutro di vita” di Genova, ha dato vita, negli scorsi anni, alla prima Giornata Nazionale del “Fiocchetto Lilla”, simbolo della delicata fragilità di questa condizione giovanile.
Un progetto creato per aiutare i ragazzi a fronteggiare queste problematiche, per fornire informazioni di prevenzione e per dare sostegno online tramite il Progetto ProYouth. Mi nutro di vita è anche promotrice del disegno di legge per istituire la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, che è possibile firmare la petizione on line (http://www.petizionepubblica.it/?pi=DCA).
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa; altri disturbi sono il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (o Binge Eating Disorder; BED), caratterizzato dalla presenza di crisi bulimiche senza il ricorso a comportamenti di compenso e/o di eliminazione per il controllo del peso.
Le cause dei disturbi del comportamento alimentare non sono ben definite e certamente non univoche, ma multifattoriali, comprendenti cioè tanto fattori psicologici che biologici.
Si parla di quasi milioni di ragazzi in Italia che soffrono oggi di questi disturbi e di decine di milioni di giovani e adulti nel mondo che si ammalano ogni anno. Per ogni 100 ragazze in età adolescenziale si stima che 10 soffrano di qualche disturbo collegato all’alimentazione, di cui 1-2 persone delle forme più gravi come l’anoressia e la bulimia, le altre in manifestazioni cliniche transitorie e incomplete.
Non va però sottovalutato il fatto che la prevalenza effettiva della malattia potrebbe anche essere maggiore rispetto a quella registrata, a causa del dato sommerso o delle forme non diagnosticate che potrebbero raggiungere anche il 50%. L’età in cui questo disagio compare si è abbassata, nel 40% dei casi si manifesta infatti tra i 15 e i 19 anni ma si può palesare anche già a 8-12 anni. A soffrire di bulimia sono circa 1,45 milioni e di anoressia 750mila. Solo 880mila (il 40%) ammettono l’esistenza del problema e soltanto 130mila prendono parte a un percorso terapeutico.
Come se tutto questo non bastasse i disturbi alimentari sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti, e sono in particolare le ragazze a soffrirne, anche se è in aumento tra i ragazzi.
di Arianna Orlando
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