C’è tempo fino al prossimo 23 giugno per richiedere i contributi regionali “a sostegno di interventi rivolti ad adolescenti e giovani” promossi da enti locali e da soggetti privati. La Giunta regionale ha approvato la delibera che prevede un finanziamento di 900 mila euro per i giovani dell’Emilia-Romagna e definisce obiettivi, priorità e criteri di erogazione.
Nel dettaglio ammontano a 400 mila euro le risorse messe a bando di competenza delle Politiche giovanili e destinate a progetti degli enti locali rivolti ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni, mentre 500 mila euro sono le risorse di competenza delle Politiche sociali per finanziare iniziative proposte da soggetti privati senza fini di lucro e dedicate ai ragazzi tra i 10 e i 25 anni.
Per quanto riguarda i progetti degli enti locali, sono finanziabili da 1 a 4 progetti per ogni provincia e, ciascuno, fino ad un massimo del 70% della spesa. Le priorità di intervento riguardano gli spazi di aggregazione giovanile in cui si svolgono attività che favoriscono il protagonismo giovanile, con progetti per incentivare la cittadinanza attiva ed esperienze di coinvolgimento diretto nella gestione di realtà associative e gruppi informali, e la promozione fra i giovani dell’impegno civico e del volontariato. Così come le iniziative per il consolidamento delle attività di informazione e comunicazione rivolte ai giovani e per la promozione di azioni propedeutiche al lavoro.
Per quanto riguarda, invece, i progetti degli enti privati, 100 mila euro saranno destinati a progetti di rilevanza regionale che coinvolgono almeno tre province mentre 400 mila euro a progetti di rilevanza provinciale. I soggetti potenzialmente beneficiari sono le associazioni di promozione sociale iscritte ai registri regionali o provinciali (art. 4 legge regionale 34/2002), le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali o provinciali (art. 2 legge regionale 12/2005), le cooperative sociali iscritte all’albo regionale (legge regionale 7/1994) e gli enti privati (come parrocchie, oratori, enti ecclesiastici previsti dalla legge regionale 206/2003).
Il finanziamento della Regione Emilia-Romagna potrà coprire fino al 50% del costo dei progetti con l’obiettivo di favorire opportunità educative e per il tempo libero dei ragazzi e di valorizzare i luoghi dove si incontrano, con attenzione particolare alle azioni volte alla promozione del benessere e a contrastare disagio, emarginazione sociale e discriminazione. (noodls)
di Redazione
Foto: ulss7.it
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