La soluzione contro le contaminazioni nucleari nei pressi della centrale atomica di Fukushima è un’immensa distesa di coltivazioni di girasoli. L’idea è di un gruppo di scienziati nippoci che, rifacendosi a quanto già sperimentato a Cernobyl, confida che i girasoli possano assorbire il cesio radioattivo emesso dalla centrale durante i danneggiamenti subiti durante il disastroso terremoto che ha colpito il Giappone. Capo del progetto è Masamichi Yamashita che guida un team di scienziati specializzati in agricoltura spaziale presso l’agenzia spaziale nipponica Jaxa; il progetto prevede lo sfruttamento dei semi di girasole che hanno la proprietà di assorbire sostanze radioattive come il letale cesio 134 e 137. Le coltivazioni verranno situate a partire dalla centrale nucleare con un raggio di 30 Km da essa; il problema però che affligge gli scienziati è quello di smaltire i fiori contaminati. Per ora la soluzione è quella di trattare i girasoli con speciali batteri in grado di ridurne la massa fino all’1% di quella originale e di trattare poi i fiori come veri e propri rifiuti nucleari. Se tutto andrà secondo i piani, la semina dovrebbe iniziare il prossimo autunno.
Yari Sanfelice
Foto: socialpost.info
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