Terminato il giorno di riposo, la carovana rosa si appresta a prendere il via per vivere la seconda settimana di gara.
In questa prima settimana si è potuto assistere a numerosi acuti di ciclisti italiani: la fuga vincente di Davide Formolo, che a 23 compie un’azione superlativa, staccando tutti e vincendo di potenza una tappa ostica. Il ritorno alla vittoria di Diego Ulissi, uno dei più fulgidi e cristallini talenti a livello mondiale. Ulissi dopo un periodo pieno di controversie ancora non chiarite e la relativa sospensione per uso di doping, ritorna a vincere in grande stile, attaccando da finisseur e cogliendo un prestigioso successo di tappa contro avversari di grandissimo spessore. La vittoria di Tiralongo, in una delle tappe più dure che prevedeva oltre 4000 m di dislivello; Tiralongo , esperto gregario di gran classe, partito in fuga sin da inizio tappa è riuscito a staccare tutti sull’ultima salita per poi vincere in solitaria.
I big della classifica sono raccolti in pochi secondi. Alberto Contador veste la maglia rosa ma, a causa di una caduta che ha creato problemi ad una spalla, le sue condizioni sono precarie e non si sa quali siano le sue reali capacità. In seconda posizione staccato di 3” l’italiano Fabio Aru, miglior giovane della corsa che, correndo in prima fila e attaccando spesso, ha dimostrato di non temere la concorrenza e di essere pronto a sfidare tutti sulle grandi montagne per poter vincere il Giro d’Italia. In terza posizione Richie Porte staccato dal vertice di 22”; il ciclista del Team Sky sta vivendo una stagione favolosa, ha già conquistato tre corse a tappe da inizio anno ed è determinatissimo per la conquista del Trofeo Senza Fine, in palio per chi vince il Giro. In salita, anche se è apparso meno pimpante degli altri, è sempre temibile ed ha a suo favore una lunga cronometro ancora da affrontare, prova in cui in teoria è superiore agli altri.
Dato come uno dei favoriti prima della partenza, si è invece defilato Rigoberto Uran. Il colombiano soffre di una bronchite che non gli permette di pedalare al massimo delle sue capacità, in classifica è già molto lontano e non sembra in ripresa, anche se lui afferma che tutto può ancora accadere.
Tutto è ancora aperto e molto incerto per la vittoria finale.
Oggi i ciclisti affronteranno la decima tappa: frazione dedicata ai velocisti, 200 km da Civitanova Marche a Forlì, dove i big si riposeranno ed i velocisti saliranno alla ribalta.
Le due tappe successive, la Forlì-Imola e la Vicenza-Monte Berico, saranno tappe di media montagna, in cui tutti tenteranno di attaccare, ma sarà difficile vedere cambiamenti importanti nella classifica generale, salvo inaspettati ma possibili colpi di scena. Queste due tappe saranno piene di sali scendi, che renderanno la corsa molto dura vista l’elevata velocità con cui verranno affrontate, ma presenteranno salite troppo brevi per fare grandi distacchi.
La tredicesima tappa, la Montecchio Maggiore-Jesolo, sarà nuovamente dedicata ai velocisti e verrà vissuta nell’attesa del giorno successivo.
La quattordicesima tappa sarà un punto chiave di questa edizione del Giro, la cronometro individuale di Trevisio-Valdobbiane; saranno 60 km in cui potrebbe essere stravolta la classifica generale. Il favorito è Porte, che potrebbe guadagnare vantaggi importanti su Contador, il quale non è maestro della specialità ma è comunque molto forte ed esperto e su Fabio Aru, il quale dei big di classifica sembra quello meno forte.
Terminata la cronometro non ci sarà tempo per rifiatare, il giorno dopo iniziano le vere montagne, con la tappa Marostica-Madonna di Campiglio.
Sarà la prima vera tappa di montagna in cui i ciclisti affronteranno le durissime salite alpine; 165 km che attraverseranno il Passo Daone e saliranno in vetta passando per Pinzolo fino a Madonna di Campiglio, scalando l’ultima durissima salita in cui emergerà la lotta vera per la vittoria finale.
La seconda settimana inizia con una situazione di classifica molto incerta ed aperta ad ogni possibile risultato; le tappe che incontreranno i ciclisti potrebbero delineare in modo netto il destino di questa corsa e, sicuramente, offriranno uno spettacolo unico a tutti i fan e gli spettatori del Giro d’Italia.
di Yuri Casciato
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