Giro d’Italia: ora Dumoulin fa davvero paura

Tom DumoulinLa farfalla di Utrecht, questo il soprannome di Tom Dumoulin, l’olandese maglia rosa che vince al Santuario di Oropa ed allunga le mani sulla vittoria finale, anche se la terza settimana potrebbe sconvolgere tutto.

LA CORSA

Ci eravamo lasciati con l’esito della tappa numero 9, in cui Quintana si era sbarazzato della concorrenza sulla salita del Blockhaus, anche se l’ombra di Dumoulin rappresentava un pericolo per il proseguo della lotta per la classifica generale.

foto 1ciclisDopo un giorno di riposo la gara riprende con la cronometro di Foligno, dove un Dumoulin in forma strepitosa si sbarazza della concorrenza rifilando distacchi pesantissimi a tutti gli avversari nella specialità a lui più congeniale, le prove contro il tempo. Alla partenza della tappa 11 l’olandese della Sunweb ha circa 2’30” su Quintana, Pinot, Mollema, Nibali, ovvero i diretti avversari; la frazione in questione è la tappa appenninica dedicata a Gino Bartali, mito storico del ciclismo. La vittoria va a Fraile, in fuga per tutto il giorno, con i big della classifica che non corrono troppi pericoli.

Frazioni 12 e 13 con arrivo a Reggio Emilia e Tortona riservate alle ruote veloci, in cui domina colombiano della Quickstep Gaviria ( in foto con la maglia ciclamino di leader della classifica punti e l’italiano Mareczko in seconda posizione) , impetuoso e spietato nelle sue volate che lo consacrano tra i migliori velocisti del mondo nonostante i suoi 22 anni.

La tappa 14 è un doppio elogio: a Coppi, altro mostro sacro, per via della partenza dalla sua Castellania, ed a Pantani, perché termina al Santuario di Oropa, celebre per aver vissuto nel 1999 una delle più belle imprese del Pirata, capace di rimontare 46 posizioni dopo un problema meccanico per poi andare a vincere per distacco.

Alla partenza della tappa odierna tutti i big attendono l’inizio della salita di Oropa per cercare di scalfire il largo vantaggio di Dumoulin, sicuri che l’olandese non può reggere all’impeto degli scalatori puri nei 10 chilometri di ascesa all’ 8% di pendenza media. La fuga di giornata è velleitaria e le squadre si presentano a tutta velocità all’imbocco della salita, con Pinot, Nibali, Mollema e Dumoulin messi subito in difficoltà da una serie di scatti a ripetizione di Quintana. Con il passare dei chilometri il colombiano non riesce però a fare però il vuoto e Dumoulin, in maniera quasi sorprendente, guida da solo la rimonta senza colpo ferire. A 2 chilometri dalla vetta Dumoulin riprende Quintana insieme al russo Zakarin e allo spagnolo Landa mentre nelle retrovie Nibali, Pinot e Mollema pagano quasi 40” di ritardo. Dumoulin all’ultimo chilometro imprime una nuova forte accelerazione scrollandosi di dosso tutti e andando a vincere in maniera splendida, rifilando ulteriore distacco a tutti gli inseguitori. Ora il suo più diretto inseguitore è Quintana, distaccato di 2’47”, podio completato da Pinot e Mollema, Nibali al quarto posto con 3’40” dalla vetta.

L’ULTIMA SETTIMANA REGALA SORPRESE

foto 2cicliDomani ci sarà una tappa con arrivo a Bergamo che potrebbe premiare la fuga ma non smuovere, salvo clamorose sorprese, le posizioni della classifica generale, poi lunedì i ciclisti godranno dell’ultimo giorno riposo prima del gran finale.

Da martedì inizia l’ultima settimana, quella notoriamente decisiva in una grande corsa a tappe, dove le montagne e le Dolomiti fanno da padrone, dove in un solo giorno puoi anche avere una crisi che ti porta a perdere 10′ dai migliori.

Dumoulin ha dimostrato non solo di poter reggere con intelligenza in salita, ma anche di saper attaccare. Per lui la tappa di martedì, con Mortirolo e doppia scalata dello Stelvio, rappresenta il momento in cui dovrà dare fondo a tutte le energie per evitare di andare alla deriva per lui che scalatore puro non è. Se l’olandese riuscirà a resistere al tappone dolomitico e alle altre tappe di dura montagna della terza settimana potrà apporre il sigillo finale alla sua vittoria nell’ultima tappa, una cronometro di 30 chilometri in cui avrà modo di guadagnare ancora distacchi molto pesanti.

Quintana rappresenta lo scalatore puro più in forma, in questa terza settimana dovrà tentare il tutto per tutto e potrebbe anche non bastare; oggi il colombiano non è riuscito ad essere così devastante come ci si aspettava, gli servirà una grande impresa per ribaltare le sorti di questo Giro d’Italia.

Pinot e Mollema nei momenti clou riescono a resistere ma con molte difficoltà, il loro reale obiettivo sembra essere quello di terminare la gara nelle prime tre posizioni, ipotizzare una loro vittoria finale è davvero dura.

Nibali sembra non avere affatto le gambe dei giorni migliori, sempre ultimo del quartetto ai vertici della classifica, il vero Giro inizia con la terza settimana ma la sua situazione non è affatto delle migliori. Il siciliano ha abituato però tutti a mostrare il suo reale potenziale nella terza settimana, anche se questa volta sembra molto più dura del solito.

di Yuri Casciato

Foto: Team Sunweb

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