Nel giorno in cui la maglia rosa rimarca con forza la sua leadership Landa vince e diviene capitano Astana, Aru alla deriva.
La sedicesima tappa, che prevedeva Tonale, Aprica ( 2 volte) e Mortirolo, registrava una fuga di dieci uomini che guadagnava massimo 2′ . La fuga non aveva nessuna speranza e già sulla prima discesa dell’Aprica vedeva la fine.
Nello stesso istante, ai 60km dalla fine, la corsa esplodeva letteralmente. In discesa Contador rimaneva attardato da una caduta in gruppo; L’Astana e la Katusha approfittavano del momento e congiuntamente attaccavano con forza. La Tinkoff si dimostrava ancora una volta una squadra debolissima ed in pochi km si dissolveva, lasciando il proprio capitano Contador da solo; all’imbocco del Mortirolo la maglia rosa aveva 50″ di ritardo da quello che rimaneva del gruppo.
In testa si formava un trio composto da: Landa, Aru e Kruijswijk.
La maglia rosa compiva un proprio e vero capolavoro, si alzava sui pedali ed iniziava la sua celebre e letale “danza”; in 6km recuperava il distacco e si accodava alla testa della corsa, con disarmante facilità. Aru dava i primi segnali di crisi e Landa lo aspettava vistosamente. Contador provava a cambiare ritmo e Aru apriva ufficialmente la crisi staccandosi subito.
Il trio di testa saliva molto velocemente mentre dietro Aru era alla deriva. Veniva recuperato e superato anche da Amador e Trofimov i quali forzavano il ritmo per risalire posizioni nella generale.
Allo scollinamento sul Mortirolo Landa, Contador e Kruijswijk avevano 1′ su Amador e Trofimov e 1’52” su Aru costretto anche a cambiare bici per un problema alla catena.
Il trio di testa rimaneva compatto fino ai -3km quando Landa, apparso già dalle precedenti tappe in splendida forma, attaccava cercando l’acuto personale; Contador appagato dalla situazione generale rimaneva con Kruijswijk, vera sorpresa di questo giro, concedendogli il secondo posto di tappa.
Landa trionfava sotto il traguardo dell’Aprica, acquisiva automaticamente il grado di capitano e guadagnava il secondo posto nella generale.
Potente ed agile, rimaneva a ruota della maglia rosa per molti km, risparmiando energie preziose per il finale. Aru giungeva largamente staccato, dopo aver vissuto una giornata nera.
Contador blindava definitivamente il Giro; lo spettacolo offerto dal corridore di Pinto rimarrà nella memoria della corsa rosa. Il modo con cui ha ripreso la testa della corsa, tutto solo e senza compagni, ha mostrato tutta la sua potenza e non sembra ancora aver espresso tutto il suo potenziale.
Classifica di tappa: 1- Landa 2- Kruijswijk 3- Contador
Classifica generale: 1- Contador 2- Landa +4’02” 3- Aru +4’52”
di Yuri Casciato
foto: Giro d’Italia web site.
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