Nella tappa più dura di questa edizione Aru vince in grande stile, Visconti sfiora l’impresa dell’anno.
19ª tappa che prevedeva 4800 m di dislivello dissipati su 236 chilometri di gara. Era la tappa più dura di questa edizione del Giro. Poco dopo la partenza prendeva il via una fuga composta da: Visconti, Ulissi, Betancur, Montaguti, Kiriyenka, Kotchekov e Van Der Lijke.
La fuga guadagnava fino a 4′ di vantaggio rispetto al gruppo maglia rosa, ma il colpo di scena si aveva al terzultimo oggi gpm di giornata: l’attacco di Visconti.
Visconti attaccava tutto solo quando mancavano 80 chilometri al traguardo, proponeva un’azione perfetta che risultava subito letale per gli altri componenti della fuga.
Il siciliano mulinava agilmente le gambe e accumulava secondi di vantaggio sugli inseguitori.
La sua fuga era un’azione d’altri tempi e ben presto si ritrovava tutto solo al comando.
Gli altri componenti della fuga iniziale venivano intanto ripresa e davanti il siciliano, quando mancavano 30 chilometri alla fine, aveva ancora 2’30” di vantaggio.
L’indomito Visconti continuava ad attaccare a testa bassa, nonostante la sua fuga era segnata da un gruppo che rimontava velocemente.
Nonostante l’enorme sforzo, la tanta grinta e la forza di volontà, la sua azione terminava dopo 70 km di fuga solitaria sulle Alpi, quando mancavano 10 chilometri alla conclusione della tappa.
Di contro attacco partiva Aru che tentava l’assolo personale; provava a seguirlo Hesyedal, il quale però si staccava subito. Sotto le ultime rampe prima di Cervinia Fabio Aru imprimeva un ritmo potentissimo nei pedali, nessuno riusciva a seguirlo.
Fabio Aru era primo saldamente, a 25″ inseguiva Hesyedal, il gruppo maglia rosa era oltre il minuto di distacco. Negli ultimi 3 km dal gruppo maglia rosa partiva all’attacco Uran, per la prima volta in vista in questo Giro d’Italia.
Sul traguardo finale, tra due ali di folla Aru otteneva un preziosissimo successo, giunto nel momento più duro della tappa più dura. Al secondo posto Hesyedal, terzo Uran, oltre 1’20” il gruppo maglia rosa.
Memorabile la fuga di Giovanni Visconti, veramente un’azione d’altri tempi; il siciliano da inizio giro è stato presente in molte delle fughe più importanti.
Successo fondamentale per Aru che riguadagnava il secondo posto della generale e dimostrava di essere il vero capitano Astana.
Maglia rosa tranquilla nel finale.
Tappa: 1-Aru 2-Hesyedal 3-Uran
Generale: 1-Contador 2- Aru +4’37” 3- Landa +5’15”
di Yuri Casciato
foto: Twitter Astana
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