Nell’ultima tappa in cui si poteva scalare la classifica, Aru conquista un magnifico successo di tappa, Contador (foto a sinistra) vince il Giro d’Italia, nonostante una crisi.
Spettacolo doveva essere, spettacolo è stato: questo il sunto della ventesima tappa.
Nella tappa odierna, con partenza da San Vincent ed arrivo al Sestriere, è andato in scena un magnifico spot per il ciclismo.
La corsa viveva nell’attesa degli ultimi 35 km che prevedevano il Colle delle Finestre e poi la salita verso il Sestriere.
All’imbocco del Colle delle Finestre la gara vedeva in testa Zakarin, il quale aveva 1’30’’ di vantaggio sul gruppo maglia rosa, ridotto ai seguenti elementi: Contador, Landa, Aru, Kruijswijk, Uran ed Hesyedal.
Dopo 3 km di salita Landa lanciava l’attacco personale, Contador provava in un primo momento a seguirlo, ma la sua azione perdeva efficacia facendolo distaccare dalla testa della corsa.
Landa saliva molto agile, ben presto guadagnava 40’’ sul gruppo Aru mentre la maglia rosa scivolava a 1’.
I ciclisti attraversavano scenari maestosi, folle oceaniche assiepate ai bordi delle strade, sulle rocce sporgenti, nelle curve, incitavano al passaggio dei propri beniamini; l’atmosfera era unica, la nebbia e
la neve, unite alla polvere dei 10 km di sterrato, rimandavano al ciclismo pioneristico di Bartali e Coppi, dipingendo sui volti dei corridori i segni dell’immane fatica.
Al termine del Colle delle Finestre Zakarin veniva ripreso da Landa, il gruppo Aru era dietro di 40’’ e Contador, apparso per la prima volta in crisi, inseguiva a 1’30’’.
Il duo di testa si gettava a capofitto nella discesa, speranzosa di poter infliggere distacchi importanti a Contador e riaprire la lotta per la generale. Ben presto ci si accorgeva che Contador stava gestendo la crisi con estrema intelligenza, non compiva fuori giri ed evitava di andare alla deriva.
Ne il duo di testa, ne il gruppo Aru, riusciva ad organizzarsi in maniera collaborativa e lo spagnolo assestava il suo distacco a 1’30’’, limitando i danni. Anche oggi la maglia rosa ha dovuto correre
praticamente solo, privo di una squadra in grado di assisterlo nei momenti salienti delle tappe.
All’inizio dell’ultima salita, verso il Sestriere, Landa e Zakarin venivano ripresi ed i due gruppi iniziavano le lotte per la vittoria di tappa.
Landa era artefice di un forcing della durata di 5 km, prima che l’Astana desse il via libera ad Aru.
A -3500m dalla fine l’attacco giusto, Aru (foto sotto) si alzava sui pedali accelerando violentemente, solo Uran provava ad inseguirlo ma vanamente; Il cavallino sardo innestava rapporti lunghi, spingeva con
potenza e volava verso il traguardo del Sestriere. 
Dietro gli inseguitori si sparpagliavano mente la maglia rosa, dopo aver superato il momento di crisi, si godeva gli ultimi km che precedevano il trionfo.
Aru tagliava il traguardo esultando e battendo la mano sul cuore, conquistava un secondo successo di tappa davvero spettacolare, rimarcando che il presente ed il futuro delle corse a tappe (come anche detto da Contador) sono nel segno del suo nome.
Contador limitava le perdite e giungeva a circa 2’, pedalando gli ultimi metri con la gioia dipinta nel volto per la conquista del suo terzo Giro d’Italia.
Domani l’ultima tappa, con arrivo a Milano, sarà solo una passerella per i big e l’ultima gloria per i velocisti rimasti, che si giocheranno la maglia rossa.
Il giro finisce oggi, l’ultimo a cui prenderà parte Alberto Contador Velasco, che si dedicherà tra un mese e tra un anno, alla Tour de France prima di ritirarsi.
Da segnalare che oggi si assegnava anche la vittoria della classifica degli scalatori, conquistata dall’italiano Giovanni Visconti, artefice ieri di una memorabile fuga, dopo un Giro d’Italia corso sempre all’attacco.
Maglia rosa: Contador
Maglia bianca miglior giovane: Aru
Maglia blu classifica della montagna: Visconti
Tappa: 1- Aru 2- Hesyedal 3- Uran
Classifica generale: 1-Contador 2- Aru 3- Landa
foto Aru : Astan cycling team
foto Contador maglia rosa: Tinkoff Saxo cycling team
di Yuri Casciato
Scrivi