Giubileo 2025, riapre la cripta di Santa Agnese in Agone

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Il Giubileo spinge Roma a rinnovare la sua offerta turistica

Il Giubileo del 2025, che inizierà formalmente con l’apertura da parte di Papa Francesco della Porta Santa della Basilica di San Pietro la sera del 24 Dicembre 2024, si stima possa portare a Roma circa 30-35 milioni tra pellegrini e turisti.

Una massa impressionante che invaderà la Città Eterna come sempre accade per questo evento religioso che si succede regolarmente dal lontanissimo 1300.

Inizialmente la cadenza era ogni 100 anni, poi ridotta a 50 anni dal 1342. Infine i Papi Paolo II e Sisto IV portarono la ricorrenza a ripetersi ogni 25 anni a partire dal 1475. Le uniche interruzioni di questo cruciale evento per la cristianità avvennero tra il 1800 ed il 1850 per le guerre Napoleoniche.

Roma si prepara a questo evento provando a rimettersi a nuovo con restauri dei monumenti, aumento dell’offerta di accoglienza abitativa e nuove viabilità che al momento sono in corso d’opera.

Essendo principalmente un evento religioso, anche l’offerta museale del mondo ecclesiastico si va ad ampliare come dimostra la novità della Cripta di Santa Agnese in Agone.

La storia di Sant’Agnese in Agone e la chiesa di Piazza Navona a lei dedicata

Sant’Agnese è stata una martire Cristiana, martirizzata il 21 Gennaio del 305 d.C. all’età di 12 anni. La legenda narra che la giovane Agnese si era promessa a Gesù e che quando rifiutò la corte del figlio del Prefetto di Roma, venne proposta la sua reclusione tra le vestali. Al suo rifiuto, fu posta in postribolo, avviata alla prostituzione.

Nessun uomo riuscì a toccarla e Agnese fu tacciata di magia. Fu avviata alla condanna a morte sul rogo ma il fuoco miracolosamente non intaccò il suo corpo. A quel punto fu trucidata con un colpo di spada alla gola.

Se il suo corpo fu sepolto in quella che è chiamata Catacomba di Sant’Agnese, il suo teschio è stato posto in una cappella della chiesa di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona, progettata da Francesco Borromini, inaugurata nel 1672.

Riapre la Cripta del Sacrificio dopo anni di restauri

Nei sotterranei della bellissima chiesa di Sant’Agnese iin Agone, coincidenti con i resti dell’antico Stadio di Domiziano, ci sono gli ambienti dove avvenne il martirio di Agnese.

Scendendo alcuni gradini, si trova la stupenda cripta sotterranea, unica parte rimasta della chiesa originali, è anche nota come la ‘grotta di Agnese’ o sacellum infimum.

Questo luogo sacro ed antico, è stato restaurato una prima volta da Francesco Borromini nel 1654, poi dall’Architetto Andrea Busiri Vici (lo stesso che modellò l’ospizio di Santa Francesca Romana, adiacente la chiesa di Santa Maria in Cappella) nel 1885.

Più recentemente e per gli ultimi 7 anni, la cripta e i suoi tesori artistici e storici sono stati restaurati con maestria e dalle scorse settimane è nuovamente visitabile previa prenotazione sul sito della chiesa.

Le visite sono permesse dal martedi al sabato dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e non è difficile immaginare che questo sito, reso di nuovo disponibile al pubblico, sarà uno dei luoghi più gettonati dai pellegrini nel 2025, anno del Giubileo!

La cripta del Sacrificio e i suoi importanti tesori religiosi, artistici, storici ed archeologici

Dalla chiesa scendendo per una scala, si incontra un importante afferesco e una lapide che riporta l’incisione ‘Entrata Agnese in questo luogo di turpitudine, trovò l’angelo del Signore pronto ad assisterla’.

La cripta è suddivisa in 3 ambienti distinti: uno più grande sostenuto da arcate e due più piccoli, rivolti verso Piazza Navona che corrispondono alla cripta della chiesa medievale.

Al visitatore appaiono meravigliosamente restaurati affreschi, volte decorate, lastre ed altari marmorei, tabenacoli e altorilievi, tutti rappresentanti la vita ed il martirio di Sant’Agnese.

Di notevole importanza e pregio i tratti di pavimento realizzati con la tecnica del mosaico in opus sectile, tessellato e legato alla memoria del martirio della santa. Il pavimento fu realizzato nel XII secolo.

Il cuore della Cripta è senz’altro la cappellina medioevale dove avvenne il martirio di Sant’Agnese.  Essa conserva un gioiello, il pavimento cosmatesco del XII secolo. Iscrizioni su lastre di marmo e l’affresco sopra l’altare raccontano della vita della Santa.

Il recupero delle opere racchiuse nella Cripta e la posa di una illuminazone di nuova generazione hanno restituito a romani, turisti e pellegrini un luogo davvero speciale che sarà sicuramente parte itinerante dei percorsi religiosi del Giubileo del 2025.

Foto di Claudio Colis

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