A 48 ore dal voto sulla depenalizzazione del reato di clandestinità, il Movimento 5 Stelle ha informato che avrebbe votato per abrogare tale reato. Ecco come si è espresso Grillo al termine della consultazione ” Con l’abrogazione si mantiene comunque il procedimento amministrativo di espulsione che sanziona coloro che violano le norme sull’ingresso e il soggiorno nello Stato”.
Grillo ha poi invitato i suoi attivisti a votare sul blog dalle 10 alle 17, il suo personale referendum, scrivendo per l’appunto” Sarà votata in Senato la legge sulla depenalizzazione che ha al suo, interno la disposizione che abolisce il reato di clandestinità”.
Tale gestione della faccenda ha tuttavia fatto infuriare molti parlamentari che non condividono l’uso della rete per affrontare delicate questioni legislative, anche perché inizialmente si era stabilito che gli iscritti avrebbero avuto quattro giorni per votare.
Così il senatore “grillino”Franco Campanella ha sottolineato che il web viene usato come “un’arma per gestire la vita di più di 150 parlamentari”. Il senatore ha pure aggiunto ” mi è stata inviata una mail alle 10,10 e l’ho vista alle 10,54. non è così che va gestita la democrazia interna”.
In molti hanno criticato la scelta dell’orario per votare, visto che molti di essi si trovano al lavoro e magari non vi è la possibilità di usare il PC.
C’è da chiedersi tuttavia quale sia il vero obiettivo della coppia Grillo-Casaleggio.
Ricordiamo infatti che quando ad ottobre due senatori penatstellati ebbero l’idea di proporre l’emendamento contro la legge Bossi-Fini, si attirarono l’ira funesta dei due vertici, che tuonarono ” Se avessimo sostenuto l’abolizione del reato di clandestinità in campagna elettorale avremmo avuto percentuali da prefisso telefonico”.
A dire il vero anche il libro “il grillo canta al tramonto” spiegava chiaramente la posizione dei leader in materia d’immigrazione, tanto che in un punto Grillo esalta i “sacri confini della Patria” e continua apostrofando ” i veri immigrati siamo noi”.
Altro punto da non sottovalutare è la metodologia “circoscritta” con la quale si sarebbe dovuto esprimere il voto.
Essa infatti deraglia dai principi sanciti nella nostra Costituzione, che scioglie gli elettori dai vincoli di mandato, lasciandoli liberi di esprimersi in virtù dell’art. 67, che vieta espressamente il mandato imperativo (coloro che sono eletti a far parte di un organo, in particolare del parlamento, sono direttamente responsabili nei confronti dei loro elettori e hanno il dovere di conformarsi alla loro volontà, tanto che, in caso contrario, possono essere dagli stessi revocati).
In ogni caso, i grillini si sono espressi contro la ” Bossi-Fini” e questa è l’unica cosa degna di nota, anche perché si tratta di una legge terribile che impedisce ai pescherecci di prestare soccorso ai barconi dei clandestini (incapperebbero nel reato di favoreggiamento) e inoltre creano un inutile tappo burocratico fatto di multe inflitte a gente che non è in grado di pagarle.
di Simona Mazza
foto: formiche.net
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