Ieri 20 febbraio, presso la sala consiliare del Comune di Fiumicino si è tenuto un convegno del movimento non violento “Europe for peace”. Due coraggiose attiviste, una russa ed una ucraina, coordinate e tradotte dal responsabile di Azione non Violenta, Daniele Taurino di Fiumicino, alla presenza del vicesindaco Ezio Di Genesio e del Consigliere di Demos Maurizio Ferreri, hanno illustrato le loro difficili attività per promuovere l’obiezione di coscienza alla guerra in quei due paesi macerati da un conflitto che dura ormai da un anno.
Kateryna Lanko (ucraina) e Darya Berg (russa), due giovani donne, hanno spiegato ai numerosi presenti, di come i giovani di quelle due nazioni siano stati costretti ad imbracciare il fucile, seppure fortemente contrari, ed a sparare ad altri giovani del paese confinante, seppure uguali o simili nella religione, nella lingua e con parenti comuni.
Alla riunione erano presenti numerosi giornalisti dei media locali e nazionali, rappresentanti di alcune scuole, e di gruppi e movimenti cattolici che hanno dato vita alla raccolta di medicinali ed attrezzature mediche, trasportati in quei paesi dalla “Misericordia” di Fiumicino con la collaborazione di “Farmacisti per l’Ucraina” e di gruppi di volontariato come “I Due Liocorni”.
“Oggi – spiega Daniele Taurino – inizia un Tour italiano ed europeo in varie città e capitali per sensibilizzare l’opinione pubblica, gli organi di stampa, i partiti e il governo a non mandare più armi, ma obbligare i contendenti a sedersi ad un tavolo di pace, costringendoli a fare ciò con sanzioni economiche e politiche sempre più dure. Chiediamo un cessate il fuoco incondizionato ed immediato, un dialogo per una Europa più sicura, come anche raccomandato dallo stesso pontefice Papa Francesco da oltre un anno”.
Numerose le domande dei presenti, alle quali le giovani attiviste hanno risposto con partecipazione ed anche con visibile commozione. La speranza è che la guerra si fermi prima che sia sconvolto il mondo intero attraverso un ampliamento del conflitto con la partecipazione diretta della Nato e della Cina, sempre più vicina alla Russia in questi ultimi giorni.
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