I Pm del pool che indaga sulla trattativa Stato-mafia hanno querelato per diffamazione il colonnello Sergio De Caprio, l’ufficiale dell’Arma, che catturo’ Riina, noto all’opinione pubblica per la mini serie tv a lui dedicata ” Capitano Ultimo”.
La querela dei Pm Di Matteo,Tartaglia, Del Bene e del procuratore aggiunto Teresi, é arrivata a seguito di due interviste (rilasciate a ottobre e febbraio), in cui De Caprio aveva dichiarato, tra l’altro, che l’inchiesta sulla trattativa porterebbe vantaggio solo a Riina e definito i magistrati “farisei della giustizia e dell’infamazione reazionaria”, rei di aver realizzato ” un golpe funzionale”.
L’ufficiale inoltre si scusava con l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, chiamato a deporre al processo trattativa, “per quel che aveva subito da personaggi che operano per esigenze illecite e personali” .
Utile ricordare che ci sono delle evidenti lacune riguardo alla cattura del “boss dei boss”, il cui covo (durante la cattura di Ultimo) fu lasciato incustodito per giorni, permettendo a Cosa nostra di ripulirlo e far sparire anche le carte dalla cassaforte di Riina.
Dopo aver appreso la notizia della querela, Ultimo ha declamato “Sono molto rammaricato: io volevo offendere Riina, invece si sono offesi loro”.
“Spero che mi potranno perdonare. Altrimenti me ne faro’ una ragione e li risarcirò profumatamente”, ha poi aggiunto l’ufficiale.
In passato, ombre sul capitano Ultimo erano emerse anche attraverso il libro “il vero volto dell’uomo che arresto’ Totò Riina” edito da Aliberti e scritto da Benny Calasanzio Borsellino, che si dichiarava ” stanco di veder celebrare un eroe che non risponde alla realtà”. Nel libro, oltre alla mancata perquisizione del covo di Riina, si parlava altresi’ della mancata cattura del boss Nitto Santapaola, vicino Messina.
Anche Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano (ucciso per mano della mafia nel 1993) si era espresso in merito a De Caprio al Corriere del Sera “Ultimo: non è affatto un eroe”.
di Simona Mazza
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