I “Riflessi” di Massimo Roberti

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Al suo secondo progetto discografico, il chitarrista romano Massimo Roberti ci propone un nuovo percorso tutto da ascoltare. Per Roberti la musica è impegno costante dei suoi ultimi trent’anni: prima gli studi, chitarristici e compositivi, le collaborazioni con le formazioni jazz-fusion più qualificate del territorio romano, le prime tournèe, fino ad arrivare al suo primo lavoro discografico, “Piccole Imperfezioni ” (2008), in cui l’autore si affaccia al pubblico con 7 brani originali e una rivisitazione di Mozart dalle tinte jazz. Sono passati tre anni dal suo ultimo progetto discografico, la crescita artistica di Roberti si fa sentire. Riflessi è un disco che si piega verso l’intimo: i tredici brani originali composti dal chitarrista romano sono impregnati di sonorità new age e world music. Il suo lavoro vuole mantenere un’impronta realistica: l’utilizzo di sole chitarre classiche e acustiche è volto  in direzione della verità timbrica del suono, in questo caso del suono delle corde.  Tocca le sue corde e lo fa con onestà, la stessa con la quale non nasconde i nomi dei suoi “maestri ”: il sound del disco si avvicina alle sonorità acustiche di grandissimi artisti di fama mondiale come Pat Metheny e Richard Bona, da cui l’artista  dichiara di aver tratto ispirazione. La citazione al Metheny Group è rintracciabile nei raddoppi vocali alla melodia che si rincorrono all’interno del  disco: partecipano alla realizzazione del progetto Sunny Terranova (Voce), Sauro Giovannetti (Batteria) e Michele Panegrossi (Basso Elettrico e Contrabbasso). Senza alcun timore Massimo Roberti si misura con questi nomi “ spaventosi” della storia della musica mostrando una compiuta maturazione musicale. Riflessi  non manca quindi di personalità: i brani si muovono su melodie ben definite e di ampio respiro che lasciano pochi spazi ai soli, sempre meno tecnici e più melodici, sempre meno appariscenti e più concreti. Un dialogo vero e proprio tra l’artista e il suo pubblico, che si snoda in tutti e 13 i brani. Tra le tracce si segnalano Abat-Jour, brano dedicato alla musica del cinema italiano (Nino Rota), Danza per l’Africa che esplora le musicalità africane (portate alla ribalta da Richard Bona), mentre il brano Onda Latina richiama le sonorità più acustiche del celebre Carlos Santana. Riflessi  è scaricabile su i-Tunes e in tutti i più grandi stores musicali del mondo web, edito e distribuito da Sifare Edizioni Musicali.

Giulia Chiaraluce

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