Da oltre 100 anni il movimento artistico e politico del ‘Muralismo‘ ed i ‘Murales‘ in quanto opere visibili a tutti, accompagnano il cammino dell’uomo nelle grandi Città del Mondo.
Il Muralismo nasce nel 1910 in Messico e vede grandi artisti esprimersi in forme diverse.
Si abbandonano pennelli e cavalletti per utilizzare bombolette con vernici per automobili e pistole ad aria. Alcuni artisti si spingono all’uso di mosaici.
Gli scopi dei Murales sono essenzialmente quelli di ‘raggiungere’ il Popolo, di esprimere concetti di lotta ed impegno sociale, di abbellire grigie periferie o edilizia non particolarmente pregiata.
In Europa i Murales si affacciano a partire dagli anni successivi al 1968, spesso avversati da leggi che ne fanno divieto di realizzazione a protezione di monumenti ed edifici in genere.
Nell’Italia dei nostri giorni le motivazioni che muovono la creazione di un Murales sono una mescola di significati politici, ideologici o sociali, anche a seconda della location (centro città, periferia) dove vengono realizzati.
Roma offre tanti esempi di questa nuova forma espressiva che è catalogata come Street Art : tra i molti siti segnalati, ci sono Tor Marancia, Ostiense, Testaccio, San Lorenzo, Quadraro, Primavalle.
Questo articolo si vuole soffermare proprio su questa borgata situata a nord-ovest di Roma, dove un team di 40 giovani artisti di punta dello Street Art capitolino stanno colorando i muri con le loro opere zeppe di colori e significati.
Il nome di questo gruppo è ‘Muracci nostri‘ ed annovera personaggi come Omino 71, Luis Gomez de Teran, Flavio Solo, MauPal, Franco Durelli e Carlo Lommi.
Le loro opere hanno cominciato ad apparire sui muri delle Case Popolari del Quartiere, quelle che nel 1938 accolsero in questa borgata le famiglie rimosse da Mussolini per la realizzazione delle monumentali Via Della Conciliazione e Via dei Fori Imperiali.
Poi i Murales hanno cominciato a popolare muri di cinta di scuole, ed istituti, con una speciale menzione alle significative immagini disegnate nell’ex Manicomio di Santa Maria della Pietà !
Personaggi famosi come Gian Maria Volonté ed Anna Magnani sono rappresentati tra le vie del Quartiere. Imponente la nuova opera realizzata in Via Federico Borromeo, angolo con Via Michele Bonelli, che mescola la romanità pura di Gabriella Ferri, gli ideali pacifisti di Gandhi ed i personaggi della storia del Quartiere come Anna Bracci a cui è intitolato un poco distante parco.
Proprio in prossimità del parco, in Via Lorenzo Campeggi e Via Alessio Ascalesi, recenti creazioni si prefiggono di celebrare l’umanità della borgata e la sua voglia di comunità.
Oltre 50 installazioni con cui “Muracci Nostri” è riuscita ad unire residenti, professionisti e commercianti in una iniziativa veramente interessante!
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