Essere uno psicologo significa ascoltare problemi, ansie, traumi e storie dei pazienti. Avete mai pensato a quanto possa essere difficile tutto questo? Il cortometraggio animato “Garra Rufa” (Doctor Fish), realizzato da un gruppo di artisti dello Sheridan College, ci mostra cosa significhi aiutare gli altri ad elaborare i propri vissuti di sofferenza attraverso l’ascolto empatico e la parola, che elabora e restituisce i pensieri e le emozioni a chi chiede aiuto psicologico.
La storia mostra come lo psicologo sia legato ai problemi portati dai loro pazienti e come sia necessario agire quando è lui che sta attraversando un momento difficile. I sentimenti sono rappresentati da pesci, che vengono “martellati” fino a diventare felici.
Da qui il titolo del corto “Garra Rufa”, che deriva appunto dal nome di una famiglia di pesci soprannominata “dottore pesce”, utilizzata nel trattamento di Ictioterapia per le procedure di peeling naturale. Il concetto è dunque un’allegoria al lavoro dei psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti, che “purificano tutto il male del paziente per rivelarne la loro vera bellezza”.
Nel campo della psicologia è importante (e consigliato) che i professionisti si sottopongano ad ore di terapia individuale per poter lavorare sui propri conflitti, in modo che non siano d’ostacolo durante le sedute con i loro pazienti. Un buon lavoro interiore è una condizione fondamentale per poter lavorare con le altre persone. Purtroppo la normativa italiana non prevede agevolazioni per la terapia degli psicologi che così sono costretti a spesare privatamente la propria terapia.
Vi affidereste mai ad un medico che potrebbe contagiarvi con una malattia? Allo stesso modo sarebbe importante per la comunità che la salute mentale degli psicologi fosse tutelata, controllata e agevolata in qualche modo, cosa che, come sempre, oggi non avviene.
di Arianna Orlando
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