Un lungo corteo arcobaleno ha sfilato ieri per le strade di Roma ed in altre città italiane, europee e del mondo, per l’uguaglianza dei diritti. Novecentomila persone secondo gli organizzatori, molte meno per la questura, hanno manifestato nella capitale; tra gli altri, anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Roma c’è e ci sarà sempre”.
Pace in Ucraina
La comunità LGBTQ, oltre che per i diritti civili e per l’amore, questa volta si è schierata anche contro la guerra in Ucraina. Una marcia per dire no alle discriminazioni sessuali e alla violenza, accompagnata delle canzoni di Elodie, madrina d’eccezione. Colore, libertà ed allegria hanno celebrato il ricordo di Raffaella Carrà.
La paura del diverso
Chi scrive non è uno studioso di sociologia né di antropologia ma un cittadino che crede che la paura del diverso sia da sempre un cruccio della popolazione italiana, soprattutto di quella più anziana.
Entrati ormai da più di due decenni nel terzo millennio, è giunto il momento di affrontare la realtà del cambiamento anche nei comportamenti sessuali, cosa ancora difficile da accettare da parte degli italiani più conservatori.
Secondo un concetto antiquato, diverso è l’extracomunitario, l’uomo o la donna di colore, l’handicappato o l’omosessuale; si fa ancora fatica a comprendere che nessuno di questi individui, nell’essenza della persona, è diverso dai presunti normali.
Il gay, per questo tipo di cultura, è il diverso per eccellenza, spesso vittima di violenza e razzismo. I gay hanno subito e subiscono critiche feroci: immorali, patologici, addirittura pericolosi.
L’omosessualità è un diritto civile
Vivere l’omosessualità liberamente è un diritto ed è un dovere di chi legifera dare a ciascuno pari dignità, difendendo ogni individuo dalla violenza, sia essa anche solo verbale.
Speriamo che presto sia chiaro a tutti che il diverso non è chi viene ritenuto tale da chi si sente “normale”: il diverso è chi non sa rispettare il prossimo e si interessa, morbosamente, alle preferenze sessuali degli altri. Il diverso è l’omofobo.
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