Il lago di San Domenico: uno smeraldo in Abruzzo

il lago

Il lago di San Domenico, nel Parco Nazionale d’ Abruzzo, è un bacino artificiale creato dalla ingegneria italiana (la sua diga venne completata nel 1929) per lo sbarramento del fiume Sagittario. L’ opera venne eseguita onde realizzare una centrale Enel per la produzione di energia idroelettrica (necessaria anche alla elettrificazione della linea ferroviaria Roma-Sulmona). Le acque del bacino, mediante uno scavo nella roccia viva di una galleria lunga ben 6 chilometri, raggiungono una enorme turbina che alimenta la centrale idroelettrica del Sagittario.

Inoltre lo stesso lago è alimentato da una serie di sorgenti del torrente Sega che si getta nello specchio d’acqua con una suggestiva cascata, mentre altre sorgenti (quelle di Prato Cardoso) sono carsiche e quindi non visibili perché a quote inferiori al pelo dell’acqua del bacino. Il lago ha una lunghezza di circa un chilometro e una profondità massima di circa 920 metri. Le sue acque sono meravigliosamente verdi smeraldo con un fascino di rara bellezza dove è possibile effettuare delle escursioni lacustri.

L’Eremo di San Domenico

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Sulle sue sponde troviamo l’incantevole eremo di San Domenico, la principale attrazione della zona che si specchia nelle acque del lago. Questo edificio religioso sorge presso una grotta naturale scavata nella roccia calcarea: secondo la leggenda, qui avrebbe trovato riparo il monaco benedettino san Domenico, all’incirca intorno all’anno mille. Alcuni campeggiatori raccontano di vedere a volte nella grotta una luce intensa sul capo di un’ombra che si aggira all’interno di essa.

L’eremo venne edificato, in stile romanico nel XV secolo, sui resti di una cappella votiva anteriore di ben quattro secoli, poiché sembrerebbe che quelle acque abbiano dei poteri taumaturgici. Da allora diventò un punto di interesse religioso nella zona circostante e, ancora oggi, è meta di pellegrinaggio e luogo di riflessione e contemplazione per i devoti. Partendo dal borgo di Villalago, in direzione dell’eremo, vi sono degli affacci panoramici sul lago davvero unici.

Prima della costruzione della diga e quindi dell’allagamento successivo di tutta la vallata, l’eremo era accessibile attraverso un ponte medievale, oggi sommerso. Fu quindi costruito un nuovo ponte in pietra, quando venne anche ristrutturata la facciata esterna. Dal lago partono alcuni sentieri tra boschi e lago, che si collegano con l’abitato di Villalago. Camminando sotto l’adiacente montagna di Rosa Pinnola e costeggiando la Valle Preziosa si potranno osservare cervi ed orsi.

Come arrivarci

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Per raggiungere il lago bisogna percorrere l’Autostrada A 25 Roma-Pescara, fino all’uscita per Cocullo. Poi svoltare sulla SP 60 e quindi sulla SP 479 che ci porta a destinazione. Dal raccordo Anulare della capitale ci si impiega circa due ore e venti minuti. Il lago non è balneabile, ma su una delle sponde si trova una spiaggetta libera, ideale per consumare il pranzo al sacco.

Dove mangiare

Invece del solito ristorante o trattoria vi consigliamo un ristoro, il Chioschetto di San Domenico, con ombrelloni, tavoli, giochi per bambini, con affaccio meraviglioso sul lago, dove si gustano deliziosi arrosticini, panini con salsiccia o scamorza e friarelli, serviti dalla signora Simona, gentilissima e sorridente. Il luogo si trova sulla strada regionale 479 Sannita, poco distante dalla diga ed ampiamente segnalato.

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