Quello del Leicester è un sogno che diventa realtà, la speranza mai persa e quella voglia di riscatto che spinge a credere che ‘gli ultimi saranno primi’, e proprio questo è quanto accade alla squadra di Ranieri: il Leicester approda nuovamente in Premier League, dopo un lungo periodo di assenza, nella stagione 2014-2015 in cui si salva miracolosamente. Dato per sfavorito nell’attuale stagione, con Ranieri subentrato a Pearson (esonerato dopo lo scandalo a luci rosse che coinvolse suo figlio e alcuni giocatori) il Leicester lotta sin dall’inizio della stagione e si laurea per la prima volta nella sua storia Campione d’Inghilterra.
All’inizio del campionato nessuno avrebbe puntato sul Leicester, invece, oggi esplode la festa per questa storica vittoria: il primo titolo (Campione di Inghilterra) nella sua storia.
Festa solo rimandata, quindi, per il Leicester che dopo il pareggio contro il Manchester United (1-1 all’Old Trafford) spera nella mancata vittoria del Tottenham contro il Chelsea, notizia giunta inaspettata considerando l’iniziale doppio vantaggio del Tottenham (Kane 35’ e Son 44’) che sembra chiudere la partita già nel primo tempo. Come il calcio insegna, però, grinta e volontà in molte circostanze rappresentano davvero l’uomo in più e il secondo tempo del Chelsea ne è la prova: con la gara ormai compromessa i Blues lottano su ogni pallone, sbagliano tanto ma riescono ad accorciare le distanze con Cahill e sono sempre più vicini al pareggio. Con il Tottenham smarrito e sorpreso dalla reazione dei padroni di casa la partita cambia. Il Chelsea fa suo il campo e allo scadere del secondo tempo pareggia con un bel gol, un destro a giro di precisione, di Hazard, che di fatto consegna alle Foxes la Premier League.
La vittoria di una città intera che festeggia i suoi beniamini e l’ormai amato Ranieri simbolo del riscatto, insieme a Vardy giocatore più rappresentativo del Leicester con una storia personale non facile ma tanta voglia di restare nel calcio che conta. Vardy rappresenta, più di altri infatti, l’incarnazione di un sogno: dopo aver giocato come dilettante nel calcio provinciale continuando comunque a lavorare come operaio in una fabbrica, viene ingaggiato nel 2012 dalle Foxes e fa il salto di qualità, con 22 gol all’attivo (andando a segno in 11 gare consecutive) è eletto dalla stampa inglese (non era mai accaduto per un giocatore del Leicester) ‘miglior giocatore dell’anno’. Il sogno sembra destinato a continuare…
di Elena Caruso
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