Un’altra giornata che passa, con la Juve sempre più sola al comando. I bianconeri, ormai, sono avversari di se stessi. Nel turno di campionato che precede gli impegni europei, il copione del campionato resta per lo più invariato. Nell’anticipo del Sabato, si affrontano, alle 18.00, Udinese e Milan. Per i rossoneri, massiccio turn over, in vista della sfida di Champions contro l’Atletico Madrid, questo martedì.
Tuttavia, le seconde linee non sfigurano, mettendo alle strette, in più occasioni, la retroguardia dei padroni di casa. L’Udinese incassa e riparte, creando dei pericoli con il solito Di Natale. Proprio il numero 10 friulano, nella ripresa, coglie l’assist di Fernandes, dopo una strepitosa azione, ed insacca la rete del definitivo 1-0, tramortendo il Milan, e consegnando i tre punti ai padroni di casa. Milan con la testa a Madrid, ritorna a casa a testa bassa. Alle 20.45, un posticipo interessante, per quanto riguarda le zone basse della classifica. Il Catania ospita il Cagliari, in uno scontro valido per la salvezza. Match intenso, giocato da entrambe senza esclusioni di colpi. Vecino è l’eroe della serata. Con il suo secondo goal consecutivo, agguanta un pari importante (rete di Bergessio, per i padroni di casa) per la lotta salvezza, contro un Catania che ci ha provato fino alla fine, cogliendo anche due pali.
Si arriva, così, al big match dell’ora di pranzo, fra Juventus e Fiorentina. Partita bellissima, come ci si aspettava, giocata su livelli altissimi da entrambe le formazioni. Una magia di Asamoah, nel primo tempo, decide il match. Nonostante la Fiorentina ci provi fino all’ultimo, colpendo anche una traversa clamorosa, i bianconeri portano a casa il risultato, diventando l’unica squadra ad aver battuto, almeno una volta, ogni altra squadra del campionato. 72 punti, per la capolista, sempre più in fuga solitaria.
Nel pomeriggio, alle 15.00, l’Inter ritrova la vittoria in casa, dopo aver offerto una delle migliori prestazioni stagionali, contro un Torino che ha regalato il primo tempo ai padroni di casa. Se l’ha voluto davvero, è un goal pazzesco. La dodicesima rete in campionato di Palacio è una perla di rara bellezza. Un colpo di testa da una posizione molto angolata, che si insacca sul palo più lontano, scavalcando il portiere. Il giorno del 106° compleanno dell’Inter, Don Rodrigo festeggia nel migliore dei modi. Nella ripresa, il Torino si affaccia più volte dalle parti della porta nerazzurra, senza mai rendersi, però, veramente pericolo. Una vittoria fondamentale, contro una diretta concorrente all’Europa League, che porta l’Inter a una sola lunghezza dalla Fiorentina, quarta in classifica.
Il match più bello del pomeriggio va in scena a Genova, tra Sampdoria e Livorno. Il primo tempo vede una sola squadra in campo. Il Livorno passa in vantaggio con Mbaye, al 18° minuto, che trova la doppietta personale 9 minuti più tardi. Gli amaranto giocano un bel calcio, motivati, schiacciando la Samp nella sua metà campo. Si va al riposo sullo 0-2. La strigliata dell’allenatore, negli spogliatoi, ed i blucerchiati sembrano un’altra squadra. Subito goal, con il neo entrato Kurtic. Poi, autorete di Ceccherini, sigillo di Okaka e Gabbiadini per cementare la rimonta. Un 4-2 che ha dell’incredibile, per una squadra tutta cuore e grinta, che strappa i tre punti con le unghie e con i denti. Bellissima sfida, peccato non se ne vedano spesso, di questo livello, in Serie A.
Dalle stelle alle stalle, infatti, con il desolante match tra Bologna e Sassuolo. Uno 0-0, l’ennesimo per queste due formazioni, senza che nessuna delle due contendenti sia mai riuscita a creare qualche ghiotta occasione. Vince la noia, nel derby emiliano. Prosegue, invece, lo straordinario momento di forma dell’altra squadra dell’Emilia-Romagna, il Parma. 15° risultato utile consecutivo della squadra di Donadoni, guidata da un Cassano strepitoso, in forma Mondiale. Steso il Verona, diretto antagonista per le posizioni che contano, con le reti di Biabiany e Schelotto. Tre punti che portano i parmensi a -2 dalla zona Europa League. Sogni ad occhi aperti. Bene l’altra veronese, il Chievo, che porta a casa i tre punti grazie a due rigori a favore. Paloschi è un cecchino, doppietta dal dischetto. Gilardino illude il Genoa, segnando il pareggio nei minuti finali. Ma i padroni di casa trovano il definitivo 2-1 nel recupero, con un rigore abbastanza dubbio, che fa infuriare i rossoblu. Il Chievo, comunque, vola fuori dalla zona rossa, scavalcando Bologna e Livorno in classifica.
Stadio vuoto, per la protesta contro Lotito, con i tifosi atalantini in maggioranza. Reja prova a giustificare così la sconfitta della Lazio, nonostante sia sotto gli occhi di tutti la pessima prestazione offerta da Klose e compagni. Troppo facile puntare il dito contro gli assenti. L’Atalanta espugna l’Olimpico, grazie alla rete di Maxi Moralez, su un pasticcio della difesa biancoceleste. I nerazzurri sono fuori dalla zona pericolosa, centrando la seconda vittoria in trasferta della stagione.
Nel posticipo, grande incontro fra la seconda e la terza in classifica, Roma e Napoli, al San Paolo. Una partita splendida, che vede i giallorossi dominare per quasi tutta la durata dell’incontro. Il Napoli si affida alle ripartenze, sfiorando la rete in un paio di occasioni. La Roma è pericolosissima, ma mai cinica, e paga l’assenza di cattiveria, venendo punita da Callejon, a pochi minuti dalla fine, incassando una mazzata che rischia di mettere a repentaglio quanto di buono fatto finora. Il Napoli vince 1-0 e si porta a -3 dai giallorossi, chiudendo questa giornata calcistica di un campionato ancora tutto da vivere.
di Daniele Pizzonia
foto: (agf): repubblica.it
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