Realtà virtuale e realtà aumentata, rispettivamente VR (Virtual Reality) e AR (Augmented Reality) sono le nuove frontiere del mondo tecnologico vediamo perchè.
Innanzitutto cerchiamo di capire le principali differenze tra le due tecnologie: mentre la realtà virtuale ti trasporta all’interno di un nuovo mondo, vincolandoti ad indossare un visore come Playstation VR della sony, OculusRift di Facebook o Vive di HTC, escludendoti dal mondo circostante e tracciando tramite dei sensori i movimenti della testa per restituire una sensazione reale all’interno della scena che si sta osservando, la realtà aumentata ti permette di sovrapporre immagini 3D al mondo che ti circonda.
La AR è quindi progettata per mantenere una connessione tra il digitale ed il reale utilizzando anche un semplice smartphone sfruttando la fotocamera come ad esempio con Pokemon Go o iOnRoad Augmented Driving, un applicazione che promette di migliorare la sicurezza mentre si è al volante. Ma sono in sviluppo anche specifici visori da poter indossare come occhiali, gli Hololens di Microsoft e i Google Glass di Google.
Al momento la VR è utilizzata principalmente per intrattenimento (videogiochi, film, documentari etc.), ma in futuro il suo utilizzo potrebbe espandersi, pensate ad esempio ad un utilizzo scolastico nel quale gli alunni si potrebbero ritrovare catapultati nella storia ed assistere quindi ad avvenimenti storici importanti vedendoli con i propri occhi o anche ad uno studente di medicina che può imparare operando in una sala operatoria virtuale.
Mentre la AR è piu indirizzata ed adatta anche ad un ambiente lavorativo, pensate ad esempio in un futuro prossimo ad un chirurgo che durante un’operazione può avere davanti agli occhi tutti i dati del paziente senza dover distogliere lo sguardo. Oltre ovviamente ad un aiuto visivo durante l’operazione o anche ad un grafico 3D che può modellare una sua creazione vedendola difronte a lui.
Per quanto concerne l’uso quotidiano, in futuro è favorita sicuramente la seconda tra le due, ossia la Realtà Aumentata in quanto può aiutare la vita di tutti i giorni visualizzando difronte a noi informazioni di vario genere: dallo stato della nostra salute, come ad esempio una persona diabetica che potrebbe avere sott’occhio i propri valori di insulina costantemente, a visualizzare anche semplicemente un persorso davanti a noi (come un navigatore) che ci porta fino a destinazione, sia a piedi che con un veicolo o anche solo mostrarci informazioni su ciò che stiamo osservando avendo quindi una connessione a 360° sul mondo.
Per ora ci troviamo ancora allo stato embrionale per entrambe e gli studi su di esse devono ancora essere approfonditi anche se le applicazioni sono infinite e sta a noi poi decidere che uso farne.
Queste tecnologie sono decisamente affascinanti ed in futuro verranno sicuramente implementate in maniera maggiore. Si pensi ad esempio che sono in sviluppo delle lenti a contatto che andranno a funzionare come dei visori per la realtà aumentata, fondendo quindi sempre più uomo e macchina.
Questa nostra fusione con la tecnologia dove ci porterà? Sarà davvero capace di cambiare o migliorare le nostre vite? Probabilmente ci aiuterà parecchio anche se ci renderà ancora più schiavi della tecnologia rendendoci magari incapaci di ragionare con la nostra mente. Sarà quindi nostra preoccupazione dosarne l’utilizzo e utilizzarla per renderci migliori e non per trasformarci in automi.
di Gianluigi Fontanarosa
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