Situata al centro di una vasta pianura, circondata da boschi, laghi, colline e monti, non lontana dal mare, geograficamente in posizione centrale rispetto ai territori dell’impero: Foggia era la sede ideale dove stabilirsi. A Foggia Federico arrivò pochi mesi dopo l’incoronazione a imperatore, nel febbraio del 1221. Due anni dopo diede ordine di costruire il magnifico palazzo che divenne la sua residenza e in cui si stabilì con la sua nutrita corte. Avrebbe potuto scegliere Napoli o Salerno o Capua, oppure Bari, Brindisi o Taranto. E invece scelse la piccolissima, insignificante Foggia. Perché lo fece? La risposta è molto più semplice di quanto si pensi, al di là delle motivazioni che molti storici hanno ricercato. L’imperatore voleva una città tutta sua.
Voleva che Foggia diventasse “gloriosa regale sede imperiale“. Questo si legge in un’epigrafe murata su una parete laterale del museo civico della città. Questa epigrafe la volle lui. Insieme ad essa è stato murato anche l’archivolto, scolpito a foglie d’acanto e sorretto da due aquile, che rappresentava l’ingresso del palazzo. Archivolto ed epigrafe sono tutto ciò che ne è rimasto. L’infausto destino toccato al palazzo imperiale è lo stesso che ha segnato un’intera città devastata da saccheggi, terremoti, bombardamenti. Ad essi è seguito il castigo della “damnatio memoriae” che si è abbattuto ingiustamente su Foggia privandola dell’orgoglio di essere stata, ottocento anni fa, capitale del mondo.
Ma torniamo al palazzo imperiale. Esso copriva una notevole superficie e doveva essere straordinariamente bello. Lo storiografo napoletano Giovanni Battista Pacichelli dopo averlo visto ne descrisse le magnificenze, i leoni di marmo, le fontane, le colonne di verde antico, ma anche ruderi: «…appariscono in più luoghi porzioni delle mura, rimaste dopo le più barbare prede» (G. Pacichelli, “Il Regno di Napoli in prospettiva”, Napoli, 1703). L’epigrafe testimonia che a realizzare il palazzo fu il protomagister Bartolomeo da Foggia.
Da Foggia recentemente è partita la singolare iniziativa di inviare una petizione all’artista Edoardo Tresoldi per chiedergli di realizzare una “ricostruzione artistica” del palazzo di Federico così come ha fatto con una basilica paleocristiana a Siponto vicino Manfredonia (qui sotto la foto). Per questa realizzazione il giovane artista ha ricevuto diversi premi tra cui il prestigioso premio Francovich (istituito dalla Società degli Archeologi Medievisti Italiani alla memoria del professor Riccardo Francovich, storico e archeologo di fama internazionale). Promotore dell’idea è stato lo scrittore e giornalista foggiano Giovanni Cataleta il quale ha trovato nel blog di Geppe Inserra “Lettere Meridiane” il trampolino di lancio.
La petizione ha già raccolto più di 1500 firme e, soprattutto, ha innescato un acceso dibattito sull’importanza della cultura e su cosa bisognerebbe fare per ridare slancio a un’area purtroppo depressa. Questo il suo link: petizione Palazzo Imperiale di Federico II
Federico II di Svevia è probabilmente stato il più grande imperatore del medio evo. Era una persona di grandi qualità, passato alla storia come “Stupor Mundi”. Erudito e amante delle arti, parlava sei lingue. Il suo impero abbracciava territori che andavano dal Nord Europa a Gerusalemme. Le diverse ribellioni e i conflitti con i papi lo costrinsero a frequenti spostamenti fuori dalla sua amata Puglia. Nonostante ciò, una notevole parte della sua azione di governo venne fatta a Foggia e in Capitanta. Il gran numero di documenti emessi a Foggia dimostra che l’imperatore fu molto presente in città (35 presenze documentate) dove oltre al palazzo si fece realizzare anche una cappella palatina.
Recenti studi hanno dimostrato che diversi elementi della cattedrale di Foggia (in particolare la cripta, lo straordinario cornicione brulicante di figure allegoriche e il cosiddetto portale di San Martino situato sul fianco nord della chiesa) sono coevi e riconducibili alle stesse maestranze che realizzarono il palazzo imperiale. Ciò vuol dire semplicemente una cosa: Federico volle fare di Foggia non solo la capitale politica dell’Impero, ma anche una città d’arte.
Con questo articolo invitiamo a leggere e sottoscrivere la petizione a Edoardo Tresoldi.
[…] Verona, Venezia, Catania. Nella sola Puglia sono undici. Tra esse Monte Sant’Angelo, Ostuni, Foggia e Lucera. Quest’ultima fu sede, fino al 1300, di una colonia di Saraceni voluta da Federico II. […]