Il Parco Regionale di Marturanum, una gita archeo-naturalistica a due passi da Viterbo

il parco

Il Parco Regionale Marturanum, istituito nel 1984, ricade nel comune di Barbarano Romano in provincia di Viterbo. Ha una superficie di 1240 ettari e si trova in una zona collinare ai margini dei Monti della Tolfa. Il parco è attraversato dal torrente Biedano, che scorre tra valloni tufacei e tombe etrusche di rara bellezza, e il torrente Vesca, dando luogo ad un territorio ricco di vita acquatica. Numerosi fontanili abbeverano gli animali allo stato brado.

Il territorio del parco ha il corpo principale molto compatto a sud ed un territorio molto frastagliato a nord. La fauna comprende il gatto selvatico, la martora, la lepre, il lupo e numerose specie di rettili e anfibi (come la salamandrina e la testuggine), il gambero e il granchio di fiume. Da esplorare i canyon con pareti assai verticali erosi dai due torrenti che hanno creato forre e gole con delle cavità utilizzate da rapaci e pipistrelli per nidificare.

La storia

Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti umani in un arco temporale che va dall’Età del Bronzo all’epoca romana. Notevoli i corredi del periodo Villanoviano, la fase protostorica del popolo etrusco, e degli etruschi, con importanti siti funerari come la Tomba Rosi, la Tomba dei Letti, la Tomba della Regina, la Tomba del Cervo, le tombe Thanzinas (tutte visitabili).

Con la conquista di Vejo da parte dei Romani nel 396 a.C., ha inizio l’inesorabile declino della civiltà etrusca. In cerca di rifugio gli abitanti di questi luoghi si arroccano sull’altura di San Giuliano, ove si possono osservare alte mura difensive in tufo e i resti della Via Clodia. Il pianoro di San Giuliano seguita ad essere abitato in epoca medievale, sino all’XI secolo d.C., quando la posizione viene abbandonata in favore dell’odierna Barbarano (borgo da visitare assolutamente).

L’Ente Gestore del Parco è lo stesso comune di Barbarano dove vi si trovano gli uffici, la Direzione ed un piccolo museo naturalistico. Pur essendo giunti all’ora di chiusura un gentilissimo e preparatissimo Gilberto, guardiaparco del servizio civile, ci ha permesso la visita, fornendo dotte spiegazioni, essendo lui anche laureato in scienze forestali. All’interno è stata ricreata flora e fauna in forre artificiali con l’ultimo esemplare di gufo reale (ucciso dai fili elettrici aerei).

il parco

Dove mangiare?

Sul corso principale di Barbarano Romano si trovano tre deliziosi ristoranti e faremmo offesa ad essi se ne consigliassimo qualcuno trascurando gli altri. Sappiate che si può anche mangiare al sacco nella zona picnic del parco, debitamente attrezzata con barbecue, zone d’ombra, numerosi tavoli con panche ed ampio parcheggio. All’interno vi si trova anche un punto ristoro che offre a cinque euro il “panino del viandante” e una bibita.

Come arrivarci?

Da Roma si deve prendere la via Braccianese, superare Manziana e poi anche Vejano. Qui occorre seguire le indicazioni per il Parco di Marturanum, girando a sinistra per la strada provinciale 42. Arrivati a Barbarano oltrepassare i giardini comunali e parcheggiare sulla sinistra, all’ingresso del Parco. Dal Grande Raccordo Anulare di Roma la distanza è di una cinquantina di chilometri percorribili in meno di tre quarti d’ora.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.