L’Ufficio di presidenza del Parlamento, preposto alla definizione delle modalità di svolgimento del lavoro istituzionale, ha presentato regole molto ambiziose per obiettivi ambientali di sviluppo sostenibile nei vari aspetti politici, legislativi e operativi.
Ecco gli obiettivi in sintesi:
-riduzione di almeno il 40% rispetto al 2006 dell’impronta di carbonio;
-riduzione del 30% rispetto al 2006 delle emissioni di carbonio dei trasporti di persone;
-riduzione di almeno il 20% rispetto al 2012 del consumo di energia;
-riduzione del 50% nel periodo 2019-2024, rispetto al 2010-2014, del consumo di carta.
Sono ricompresi fra gli obiettivi presentati anche la riduzione e gestione dei rifiuti, le energie rinnovabili, il consumo di acqua e gli appalti pubblici verdi.
Nel frattempo molte cose positive sono già state realizzate.
Il Parlamento ha ridotto le emissioni di carbonio del 37,7% rispetto al 2006; l’applicazione dell’impronta di carbonio riguarda sette settori del Parlamento: consumo di energia; trasporto di persone; fornitura di attrezzature e servizi; fuoriuscita di gas refrigerante; merci; rifiuti diretti e immobilizzazioni.
Sin dal 2006 nei tre luoghi di lavoro (Bruxelles, Strasburgo, Lussemburgo) viene utilizzata l’elettricità “verde” al 100%.
Dal punto di vista energetico l’infrastruttura tecnica (pompe di calore, sistemi di raffreddamento, ecc.) è più efficiente.
I voli charter tra Bruxelles e Strasburgo vengono sostituiti dai treni ad alta velocità.
Entro il 2024 le auto saranno tutte esclusivamente elettriche.
Al numero in forte crescita delle biciclette si sono aggiunti e-bike e scooter.
Dal 2012 al 2018 si è registrata una riduzione del 20,6% del consumo di gas, olio combustibile e teleriscaldamento.
Dal 2012 si è avuta una diminuzione del 14,9% del consumo di elettricità, calcolata sulla base del numero di dipendenti – ETP = equivalenti a tempo pieno.
E’aumentato al 69,1% il tasso di riciclaggio dei rifiuti.
Si assiste ad una graduale abolizione della plastica monouso: eliminazione delle bottiglie di plastica nelle riunioni e da tutti i distributori automatici, bar, ristoranti ecc. nei tre luoghi di lavoro.
Il Parlamento europeo è stato la prima istituzione UE neutrale dal punto di vista dell’impronta di carbonio al 100%.
“L’emergenza climatica – ha commentato il Presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, – è diventata una delle questioni più urgenti del nostro tempo. Lo si evince anche dal risultato delle ultime elezioni europee, in cui i cittadini hanno posto la lotta per il nostro pianeta in cima all’agenda politica dell’UE. Il Parlamento europeo è stato molto attivo nel ridurre il suo impatto ambientale negli ultimi anni: dal 2016 è neutrale rispetto alle emissioni di carbonio. Invitiamo le altre istituzioni dell’UE a seguire questo esempio e a compensare le emissioni irriducibili di carbonio dirette e indirette il più presto possibile. Tuttavia, dobbiamo fare di più per essere all’altezza del nostro impegno di migliorare le nostre prestazioni ambientali. Queste misure sono un passo nella giusta direzione.”
“Il Parlamento europeo, un’istituzione internazionale che impiega molte migliaia di persone – ha aggiunto il vicepresidente Heidi Hautala, responsabile del Sistema di ecogestione e audit dell’UE (EMAS) – è in una buona posizione per guidare la transizione verso un’economia e una società europee sostenibili, neutrali dal punto di vista climatico ed efficienti sotto il profilo delle risorse. Abbiamo già iniziato a ridurre al minimo il nostro impatto ambientale e a promuovere la sostenibilità. Ma con il passare del tempo, è altrettanto imperativo che il Parlamento rivaluti regolarmente gli obiettivi e le misure al fine di aumentare il suo livello di ambizione. Vedo la decisione di stabilire obiettivi ambientali unificati del 2024 come un passo importante verso una relazione globale sulla sostenibilità.”
Il primo impegno di politica ambientale è stato firmato nel 2004 dal Parlamento europeo, che nel 2007 ha anche aderito al sistema volontario EMAS. È una delle prime istituzioni dell’UE che ha ottenuto la certificazione EMAS.
Il Parlamento europeo segue una politica ambientale che previene le emissioni e le contiene quando sono inevitabili.
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