Il piano di ripresa “Next Generation EU” proposto dalla Commissione europea

Strumento molto forte, associato al bilancio UE, destinato ad aiutare la ripresa economica ma anche a stimolare il Green Deal europeo e la digitalizzazione, fonti di occupazione e crescita. 

La cifra messa a disposizione di “Next Generation EU” sarà complessivamente di 750 miliardi di euro,  500 dei quali assegnati come sovvenzioni e 250 come prestiti agli Stati membri.

Il bilancio a lungo termine dell’UE 2021-2027, con i 750 miliardi di euro di Next Generation EU, raggiungerà la potenza complessiva di 1.850 miliardi di euro.

Alcuni significativi passaggi del discorso della Presidente Ursula von der Leyen (foto) alla plenaria del Parlamento europeo del 27 maggio, forniscono un quadro chiaro e sintetico di questo documento che avvia una fase nuova nei rapporti fra gli Stati membri, basati su maggiore solidarietà e coesione.

“Ciò che è iniziato con un virus – ha detto von der Lyen – così piccolo da risultare invisibile si è trasformato in una crisi economica la cui portata è sotto gli occhi di tutti. Il nostro modello, unico nel suo genere, costruito in più di settant’anni è messo in discussione come mai prima d’ora nella storia dell’Unione. Tutte le cose buone che abbiamo realizzato insieme sono in pericolo. Tutto ciò che davamo per scontato viene messo in discussione:

– c’è il mercato unico che deve riprendersi;

– ci sono condizioni di concorrenza che devono essere riportate su un piano di parità;

– e ci sono le nostre quattro libertà che devono essere pienamente ripristinate;

– la crisi comporta gravi conseguenze e ricadute per tutti i paesi.

Nessun paese può risolvere tutto ciò da solo: un’impresa che fallisce in uno Stato membro è un fornitore affidabile che viene meno per un’impresa di un altro Stato. Un’economia in difficoltà in una parte dell’Europa indebolisce un’economia forte in un’altra”.

“La Commissione propone oggi – ha continuato la Presidente della Commissione – un nuovo strumento di ripresa Next Generation EU del valore di 750 miliardi di EUR. Questo programma si aggiungerà a un bilancio dell’UE a lungo termine riveduto di 1 100 miliardi di EUR. Nelle proposte di oggi è prevista per Next Generation EU – insieme al QFP – una dotazione di 1 850 miliardi di EUR. Ciò si aggiunge alle tre reti di sicurezza per 540 miliardi di EUR di prestiti già approvate dal Parlamento e dal Consiglio. In totale, i nostri sforzi per la ripresa ammonteranno a 2 400 miliardi di EUR”.

“I fondi saranno ottenuti eliminando provvisoriamente il massimale delle risorse proprie – ha aggiunto von der Lyen – al fine di permettere alla Commissione di servirsi del suo ottimo rating di credito per contrarre prestiti sui mercati finanziari. Si tratta di una necessità urgente ed eccezionale figlia di una crisi urgente ed eccezionale. Perché Next Generation EU potrà:

– investire nella riparazione del nostro tessuto sociale;

– proteggere il nostro mercato unico;

– contribuire a risanare i bilanci in Europa.

E mentre ci adoperiamo per realizzare questi obiettivi, dobbiamo procedere rapidamente verso un futuro verde, digitale e resiliente. È il futuro della prossima generazione europea:

– una generazione che è connessa su scala mondiale e si sente responsabile per il nostro mondo, il nostro pianeta;

– una generazione che ha ben chiaro l’obiettivo di affermare la dignità umana e lo Stato di diritto;

– una generazione determinata a far sì che i governi si impegnino in maniera responsabile per combattere i cambiamenti climatici e salvare la natura;

– una generazione guidata da ideali europei e dalla convinzione che la nostra Unione debba sforzarsi di fare meglio.

 … I nostri investimenti non solo preserveranno gli eccezionali risultati conseguiti negli ultimi 70 anni, ma garantiranno anche un’Unione climaticamente neutra, digitale, sociale e sulla quale si possa contare sul piano mondiale anche in futuro. Perché sia così, Next Generation EU mobiliterà il suo enorme potere finanziario per investire nelle nostre priorità comuni attraverso i programmi europei”.

I fondi messi a disposizione di Next Generation EU, grazie all’elevato rating creditizio sui mercati finanziari della Commissione, seguiranno tre pilastri.

1.Investimenti e riforme degli Stati membri:

– Un dispositivo da 560 miliardi di euro darà sostegno a investimenti e riforme, con sovvenzionamenti sino a 310 miliardi di euro e prestiti sino a 250 miliardi di euro. Cifre a disposizione di tutti, ma con maggiore attenzione verso gli Stati maggiormente colpiti dalla crisi economica.

– La nuovainiziativa REACT-UE fornirà, entro il 2022, 55 miliardi di euro in più ai programmi della politica di coesione, tenendo conto dei danni socio-economici della crisi e della disoccupazione giovanile.

– L’aumento di 40 miliardi di euro del ‘Fondo per una transizione giusta’ consentirà l’avvicinamento degli Stati membri alla neutralità climatica.

– Ulteriori 15 miliardi di euro al ‘Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale’ aiuterà le attuali strategie sulla biodiversità e “Dal produttore al consumatore”.

2.Rilancio dell’economia e dell’investimento privato:

– Uno strumento innovativo di sostegno alla solvibilità, attivo sin dal 2020,  muoverà risorse private nelle aree più colpite. Disporrà di 31 miliardi di euro e potrà sostenere la solvibilità per 300 miliardi di euro alle imprese, accompagnandole  verso l’economia del futuro.

– L’importante programma di investimenti privati europeo InvestEU sarà potenziato fino a 15,3 miliardi di euro.

– Altro dispositivo innovativo per investimenti strategici, inserito  in InvestEu con 15 miliardi di euro di Next Generation EU, potrà mobilitare 150 miliardi di euro in settori strategici, tra i quali il verde ed il digitale.

3.Indicazioni tratte dalla crisi per quelle del futuro:

– Creazione di un programma per la salute EU4Health, con 9,4 miliardi di euro per migliorare la sicurezza sanitaria e fornire maggiori protezioni per il futuro.

– Potenziamento del meccanismo di protezione civile dell’Unione RescEUcon 2 miliardi di euro.

 Potenziamento di Orizzonte Europa con 94,4 miliardi di euro, per finanziare la ricerca sulla salute, verde, digitale e resilienza.

– Potenziamento dell’azione esterna con 16,5 miliardi di euro a favore dei partner nel mondo.

– Potenziamento di altri programmi dell’UE per completare il sostegno alla ripresa e ad altre priorità strategiche. Riservata attenzione ad altri strumenti  utili per rendere più flessibile il bilancio dell’UE.

Adesso questo imponente piano di ripresa per costruire il futuro è condizionato ad un accordo politico che dovrà essere raggiunto in tempi brevi all’interno del Consiglio europeo, incentrato sul bilancio complessivo dell’UE per il periodo 2021-2027 e su Next Generation EU.

Il Consiglio europeo, con la dichiarazione comune del 26 marzo scorso, aveva invitato la Commissione a predisporre un piano di rilancio globale per un ritorno alla normalità, con riguardo anche alla transizione digitale e verde. Come prima parte del mandato i presidenti di Commissione e Consiglio, il 15 aprile, hanno presentato una tabella di marcia europea per revocare le misure di contenimento del coronavirus. Il secondo passo è rappresentato dall’attuale piano globale per la ripresa.

Una forte azione a sostegno dell’economia duramente colpita dalla crisi era già stata messa in campo dall’Unione Europea, con l’impiego delle disponibilità di bilancio per allentare i criteri in materia di bilancio e di aiuti di Stato e per sostenere il settore sanitario, i lavoratori e le imprese.

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