Il “decentramento pluri-ministeriale” di Bossi & co.

Per la gioia dei leghisti, sono stati inaugurati ieri a Monza gli Uffici distaccati dei Ministeri dell’Economia, della Semplificazione normativa e delle Riforme che  avranno sede anche al nord. Una cerimonia che alla fine si è trasformata in una festa della Lega con Bossi (ritardatario) Carderoli, Tremonti e la Brambilla.  Quest’ultima, per essere solidale con i presenti, ha comunicato il distacco al nord anche del ministero del Turismo. Nell’ala della Villa Reale di Monza dove avrà sede l’ufficio pluri-ministeriale, traslocano – oltre alle bandiere istituzionali, la foto del Presidente della Repubblica e il crocifisso – anche la statua di Alberto da Giussano che sarà collocata sulle scrivanie dei dirigenti della Lega. Scrivanie, “che sono state pagate di tasca nostra” dice Bossi nascosto dietro un paio di occhiali scuri, dopo l’intervento alla cataratta di ieri l’altro. A completare l’opera, accanto alla foto del Presidente Napolitano anche quella del “senatur” per la gioia di tutti i lumbàrd.  Gli uffici entreranno in funzione da settembre e il sindaco di Monza, Marco Mariani è convinto che i cittadini potranno comunicare con il governo “senza fare chilometri per niente”. Francesco Rutelli commenta ironico l’iniziativa come “Una pagina patetica di provincialismo, una duplicazione burocratica e negazione del federalismo”. Il sindaco di Roma Alemanno, invece, è stato molto duro “Quello che è avvenuto oggi a Monza rimane inaccettabile da tutti i punti di vista. La Lega ha dovuto ripiegare dall’iniziale proposta di spostare sedi dei ministeri al Nord alla semplice creazione di uffici decentrati e sportelli del cittadino, l’iniziativa è impresentabile sia sul piano simbolico sia sul piano sostanziale. Anche dal punto di vista simbolico – ha concluso Alemanno – l’iniziativa leghista appare come un patetico tentativo di tenere in piedi un feticcio di polemica antiromana ed è ancora più grave che a tutto questo partecipino anche dei Ministri del Pdl”.

di Redazione

foto: rainews24.rai.it

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